Una finale che non ti aspetti
Il torneo di Wimbledon è rinomato per la sua natura imprevedibile, dove i campi in erba dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club spesso mettono in discussione i pronostici basati sui ranking mondiali. La finale di quest’anno ne è la dimostrazione lampante, con l’inaspettata sfida tra Jasmine Paolini e Barbora Krejcikova.
Nessuno avrebbe scommesso su questa finale, con i bookmaker inglesi che hanno già incassato grazie alla corsa delle due ‘underdog’ fino all’atto finale di sabato. La sfida promette scintille, con entrambe le tenniste pronte a dare il massimo per conquistare il prestigioso titolo.
La tradizione delle sorprese a Wimbledon
Negli ultimi otto anni, a Wimbledon si sono susseguite sette vincitrici diverse, a eccezione del 2020 quando il torneo è stato cancellato a causa della pandemia di Covid-19. Questo dimostra come il tennis femminile a Wimbledon sia caratterizzato da una grande variabilità e da una difficoltà nel costruire un dominio duraturo, a differenza dei grandi regni del passato con protagoniste come Martina Navratilova, Steffi Graff, Martina Hingis, Justin Henin e le sorelle Williams.
Anche negli ultimi anni, il torneo ha visto trionfare tenniste inaspettate come Garbine Muguruza (2017), Angelique Kerber (2018), Simona Halep (2019), Ashleigh Barty (2021) ed Elena Rybakina (2022), confermando la difficoltà di imporsi sui campi in erba londinesi.
Swiatek e il ‘tabù’ di Wimbledon
L’unica tennista che potrebbe ambire a un dominio duraturo è la polacca Iga Swiatek, dominatrice negli Usa e in Francia. Tuttavia, Wimbledon sembra essere un tabù per la tennista polacca, che non è mai riuscita a ottenere risultati significativi sul campo in erba. Quest’anno è stata eliminata al terzo turno, confermando la difficoltà di adattarsi alla superficie londinese.
Paolini e Krejcikova: chi alzerà il trofeo?
La finale di quest’anno vede sfidarsi Paolini, già finalista al Roland Garros, e Krejcikova, vincitrice a Parigi nel 2021. L’italiana si presenta in ottima forma, ma la Krejcikova vanta un palmares più ricco, con un titolo importante come quello conquistato a Parigi.
Nonostante i pronostici, a Wimbledon è meglio non dare nulla per scontato. Il fascino del torneo risiede proprio nell’imprevedibilità, e la finale di sabato potrebbe regalare un’altra sorpresa che si aggiunge alla lunga storia di questo torneo.
L’imprevedibilità di Wimbledon
La finale di Wimbledon tra Paolini e Krejcikova conferma ancora una volta l’imprevedibilità del torneo, dove i campi in erba spesso regalano sorprese e mettono in discussione i pronostici. La storia recente del torneo, con sette vincitrici diverse negli ultimi otto anni, dimostra come sia difficile imporsi a Wimbledon, anche per le tenniste più forti.