Dominio viola in terra austriaca

La Fiorentina ha offerto una prestazione convincente e senza sbavature, superando il Rapid Vienna per 3-0 in trasferta nella seconda giornata della fase a gironi di Conference League. La partita, disputata all’Allianz Stadion di Vienna, ha visto i gigliati imporsi con autorità, dimostrando una netta superiorità tecnica e tattica. I gol di Ndour, Dzeko e Gudmundsson hanno suggellato una vittoria che rafforza il primato della Fiorentina nel girone e infonde fiducia in vista dei prossimi impegni.

Formazione rinnovata e successo immediato

L’allenatore Stefano Pioli ha optato per un ampio turnover, schierando una formazione con molti giovani e ben otto italiani titolari. La scelta si è rivelata vincente, con la squadra che ha mostrato un’ottima intesa e un gioco fluido fin dai primi minuti. Nonostante l’assenza di alcuni giocatori chiave come Dodò, Pongracic, e le indisponibilità di Kean e Gosens, la Fiorentina ha saputo esprimere un calcio propositivo e efficace. La freschezza e l’entusiasmo dei giovani, uniti all’esperienza dei senatori, hanno creato un mix perfetto che ha messo in difficoltà il Rapid Vienna.

La cronaca della partita: un monologo viola

La Fiorentina è partita subito forte, sfiorando il gol dopo soli quattro minuti con Dzeko, il cui colpo di testa è stato salvato sulla linea da Ahossou. Il vantaggio è arrivato all’8′ grazie a Ndour, lesto a ribadire in rete una respinta del portiere Hedl su un tiro di Dzeko. I gigliati hanno continuato a controllare il gioco, sfiorando il raddoppio con Piccoli, che al 31′ ha sprecato una ghiotta occasione. L’unico sussulto del Rapid Vienna nel primo tempo è arrivato al 42′, con Kara che ha fallito un’altra opportunità. Nella ripresa, la Fiorentina ha chiuso i conti al 49′ con Dzeko, abile a sfruttare un cross di Fortini. Nel finale, spazio anche per il gol di Gudmundsson, che al 90′ ha fissato il risultato sul 3-0 con un preciso diagonale. Da segnalare anche un’ottima parata di De Gea su un tiro di Seidl, che ha deviato la palla sulla traversa.

Le chiavi della vittoria: pressing alto e gioco corale

La Fiorentina ha dominato la partita grazie a un pressing alto e costante, che ha impedito al Rapid Vienna di sviluppare il proprio gioco. I gigliati hanno mostrato un’ottima circolazione di palla e una grande capacità di verticalizzazione, creando numerose occasioni da gol. La difesa, guidata da Pablo Mari e De Gea, è stata solida e attenta, concedendo pochissimo agli avversari. A centrocampo, Fagioli e Nicolussi Caviglia hanno fornito un’ottima prova, garantendo equilibrio e qualità al gioco della squadra. In attacco, Dzeko si è confermato un punto di riferimento, segnando un gol e fornendo un assist. Ottima anche la prova di Ndour, autore del primo gol, e di Gudmundsson, che ha chiuso la partita con una bella rete.

Una vittoria che può cambiare la stagione

Il successo di Vienna rappresenta una boccata d’ossigeno per la Fiorentina, che in campionato non è ancora riuscita a trovare la giusta continuità. La vittoria in Conference League può dare nuova fiducia e consapevolezza alla squadra, che ha dimostrato di avere le qualità per competere su più fronti. Sarà fondamentale confermare questa prestazione anche in campionato, a partire dalla prossima partita, per dare un senso compiuto a questa importante vittoria europea.

Di nike

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