L’inflazione italiana rallenta a giugno
Secondo i dati preliminari diffusi dall’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% a giugno su base mensile e dello 0,8% su base annua. L’indice Ipca, armonizzato secondo i parametri Ue, ha segnato un +0,2% congiunturale e un +0,9% su anno.
Inflazione di fondo stabile, carrello della spesa rallenta
L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è rimasta stabile al +2,0%, mentre l’inflazione al netto dei soli beni energetici ha subito una lieve decelerazione, passando dal +2,0% al +1,9%. L’inflazione acquisita per il 2024 è pari allo 0,8% per l’indice generale e al +1,9% per la componente di fondo.
L’Istat ha inoltre comunicato un rallentamento del tasso di crescita annuale dei prezzi del “carrello della spesa”. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona hanno registrato un rallentamento tendenziale, passando dal +1,8% al +1,4%. I prodotti ad alta frequenza d’acquisto hanno subito un calo da +2,5% a +2,1%.
Un segnale di speranza, ma con cautela
Il rallentamento dell’inflazione a giugno è un segnale positivo, che potrebbe indicare un’attenuazione delle pressioni sui prezzi. Tuttavia, è importante mantenere una certa cautela, poiché l’inflazione di fondo rimane ancora elevata e il carrello della spesa continua a pesare sui bilanci delle famiglie. Sarà fondamentale monitorare l’andamento dei prezzi nei prossimi mesi per avere un quadro più chiaro della situazione.