L’appello di Calenda: una ‘Nato Europea’ con i ‘volenterosi italiani’

Durante il congresso di Azione, Carlo Calenda ha lanciato un appello ai ‘volenterosi italiani’ favorevoli a una ‘Nato Europea’. Nel suo intervento, Calenda ha escluso Matteo Salvini e Giuseppe Conte, definiti ‘populisti’, Matteo Renzi, contrario al piano von der Leyen, Elly Schlein, favorevole all’Europa ma non al riarmo, e Giorgia Meloni, a favore del riarmo ma non dell’Europa. L’obiettivo di Calenda è di creare un arco parlamentare che vada da Azione a Forza Italia, passando per +Europa, fino a una parte del PD, con l’ambizione di renderlo determinante, anche in vista delle prossime elezioni regionali.

Reazioni tiepide dal fronte riformista e da +Europa

Nonostante l’appello, le reazioni sono state tiepide. Forza Italia non ha commentato, mentre Riccardo Magi di +Europa ha invitato a concentrarsi sulle divisioni della maggioranza piuttosto che su quelle dell’opposizione. Anche dai riformisti del PD, nominati da Calenda, è arrivata una chiusura. Paolo Gentiloni, indicato come possibile premier da Calenda, non ha aderito all’appello. Alessandro Alfieri, coordinatore di Energia popolare, ha assicurato che i riformisti del PD continueranno a battersi per un partito plurale e con cultura di governo, facendo il contrario di chi vorrebbe dividerli.

Divisioni nel PD e scadenze cruciali

Il congresso di Azione ha messo in evidenza le diverse posizioni all’interno del PD, soprattutto sulla politica estera. Si avvicinano scadenze importanti come la piazza del 5 aprile contro il riarmo promossa da Giuseppe Conte e il voto alla Camera, nella seconda settimana di aprile, sulle mozioni contro il piano di riarmo Ue presentate da M5S, Avs e Azione. Queste prove di compattezza per il PD potrebbero accelerare un processo di chiarimento interno, con alcuni che ipotizzano un congresso entro l’inizio del prossimo anno.

Stoccate a Renzi e repliche

Calenda non ha risparmiato stoccate a Matteo Renzi, criticando la sua opposizione al piano di riarmo europeo. Renzi ha risposto definendo l’operazione dei ‘volenterosi’ come ‘importante’ a livello internazionale, ribadendo il suo posizionamento nel centrosinistra. Calenda ha replicato ironicamente, augurando a Renzi ‘buona strada’ con Landini, Conte, Bonelli e Fratoianni. Anche questi ultimi hanno criticato l’idea dei ‘volenterosi’, con Bonelli che ha affermato che in questo modo si farà governare Meloni per 20 anni.

Un’iniziativa complessa in un panorama politico frammentato

L’iniziativa di Calenda, sebbene ambiziosa, si inserisce in un contesto politico italiano particolarmente frammentato. La difficoltà di aggregare forze politiche diverse, con posizioni spesso divergenti su temi chiave come la politica estera e la difesa europea, rende l’obiettivo di una ‘Nato Europea’ un traguardo difficile da raggiungere. Resta da vedere se Calenda riuscirà a superare le resistenze e a costruire un fronte compatto in grado di influenzare il dibattito politico italiano.

Di veritas

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