
Un investimento massiccio per un futuro senza fumo
Philip Morris International (PMI) ha annunciato di aver investito ben 14 miliardi di dollari dal 2008 nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti senza fumo. Questo impegno finanziario significativo ha portato, nel 2024, a una quota del 39% dei ricavi netti totali derivante da questi prodotti innovativi. L’azienda punta ora a superare i due terzi dei ricavi entro il 2030, con l’ambizioso obiettivo finale di eliminare completamente le sigarette tradizionali.
Focus sui prodotti alternativi: dati e strategie
Nel corso del 2023, PMI ha destinato il 74% della spesa commerciale e un impressionante 99% della spesa totale in ricerca e sviluppo proprio a questa tipologia di prodotti senza fumo. Questo dimostra una chiara e determinata strategia aziendale volta a trasformare il proprio core business, allontanandosi dalle sigarette tradizionali e abbracciando alternative potenzialmente meno dannose. “L’eliminazione del fumo rappresenta una delle principali sfide di salute pubblica di questo secolo”, ha dichiarato Pasquale Frega, neo presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, sottolineando l’importanza dell’impegno di PMI in questo ambito.
L’impatto della filiera italiana: occupazione e PIL
L’impegno di Philip Morris non si limita agli investimenti globali. In Italia, l’azienda ha sviluppato un sistema integrato che coinvolge l’agricoltura 4.0, la manifattura, la ricerca e sviluppo, la formazione, i servizi avanzati al consumatore e la gestione del prodotto a fine vita. Questa filiera complessa coinvolge circa 8.000 imprese di fornitura e servizi, di cui circa 1.000 attive nel settore agricolo. L’impatto sull’occupazione è significativo, con circa 41.000 persone impiegate su tutto il territorio nazionale, generando un contributo stimato pari allo 0,54% del PIL italiano.
La sfida globale e la necessità di collaborazione
Nonostante gli sforzi di PMI, il numero di fumatori a livello globale rimane elevato. “Nel mondo ci sono circa un miliardo di fumatori e, in base alle proiezioni attuali, questa cifra non sembra destinata a cambiare nel prossimo futuro”, ha affermato Tommaso Di Giovanni, vice president international communication & engagement di Philip Morris International. Di Giovanni ha quindi sottolineato la necessità di una collaborazione tra aziende e istituzioni per implementare politiche integrate sul fumo, che tengano conto delle diverse esigenze e favoriscano l’adozione di alternative meno dannose.
Un futuro senza fumo: tra promesse e sfide
L’impegno di Philip Morris verso un futuro senza fumo rappresenta una svolta significativa per un’azienda storicamente legata alla produzione di sigarette. Gli ingenti investimenti in prodotti alternativi e la volontà di abbandonare completamente le sigarette tradizionali sono segnali incoraggianti. Tuttavia, la sfida rimane complessa: convincere un miliardo di fumatori a cambiare abitudini richiede un approccio integrato che coinvolga aziende, istituzioni e la società civile. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’impatto di questi prodotti alternativi sulla salute pubblica e garantire che la transizione verso un futuro senza fumo sia guidata da evidenze scientifiche solide e da politiche efficaci.