
Le rivelazioni di Pignatone in Commissione d’Inchiesta
Giuseppe Pignatone, procuratore di Roma dal 2012 al 2019, ha rilasciato dichiarazioni significative durante l’audizione in Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Pignatone ha affermato di non essere mai stato informato degli incontri che l’allora procuratore Capaldo ebbe con Giani e Alessandrini, dirigenti della Gendarmeria Vaticana. “Nel mio incarico da procuratore non fui mai informato degli incontri avuti dal procuratore Capaldo con Giani e Alessandrini”, ha dichiarato Pignatone, aggiungendo che tali incontri avvennero prima del suo arrivo a Roma, ma che non ne fu informato neanche successivamente.
Il presunto silenzio di Capaldo e la richiesta di chiarimenti
Pignatone ha espresso sorpresa e disappunto per il fatto di essere stato tenuto all’oscuro di tali contatti. “Evidentemente Capaldo volle tenermi all’oscuro di questi contatti qualsiasi fossero i contenuti”, ha sottolineato. L’ex procuratore ha inoltre precisato di aver chiesto esplicitamente chiarimenti a Capaldo in merito a notizie di stampa e all’esistenza di eventuali elementi utili alle indagini, pochi giorni dopo il suo arrivo a Roma, il 2 aprile 2012. Tuttavia, secondo Pignatone, Capaldo non gli fornì alcuna informazione rilevante.
Pignatone: “Mai titolare delle indagini sulla scomparsa Orlandi”
Pignatone ha tenuto a precisare di non essere mai stato il titolare delle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di non averle mai avocate a sé. “Tutta l’attività era coordinata da Capaldo”, ha ribadito, sottolineando che la responsabilità principale delle indagini ricadeva sull’allora procuratore.
La Gendarmeria Vaticana e il caso Orlandi
La Gendarmeria Vaticana, il corpo di polizia dello Stato della Città del Vaticano, ha avuto un ruolo controverso nelle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. I contatti tra i suoi dirigenti e il procuratore Capaldo, tenuti all’oscuro di Pignatone, sollevano interrogativi sulla natura e la trasparenza di tali interazioni. La scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta nel 1983, è uno dei misteri più longevi e controversi della storia italiana, con numerose teorie e ipotesi che coinvolgono il Vaticano, la criminalità organizzata e i servizi segreti.
Riflessioni sulla trasparenza e la conduzione delle indagini
Le dichiarazioni di Pignatone gettano una luce inquietante sulla gestione delle indagini sul caso Orlandi. Il fatto che un procuratore capo non sia stato informato di incontri cruciali con la Gendarmeria Vaticana solleva dubbi sulla trasparenza e sulla completezza delle indagini. È fondamentale che la Commissione d’Inchiesta faccia piena luce su questi aspetti, al fine di accertare la verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori e di garantire giustizia alle loro famiglie.