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Ripresa delle scarcerazioni a Cuba
Nelle ultime ore, il governo cubano ha dato seguito alla promessa fatta a Papa Francesco, liberando cinque prigionieri politici. Questa decisione segna una ripresa delle scarcerazioni, che erano state interrotte il 20 gennaio, in concomitanza con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. L’iniziativa, avviata all’inizio del mese scorso, aveva come obiettivo il rilascio di un numero significativo di detenuti politici.
I prigionieri liberati
Tra i prigionieri politici rilasciati figura Andy Alexis Martín Pérez, un manifestante arrestato durante le proteste dell’11 luglio 2021. Martín Pérez stava scontando una condanna a 10 anni e sei mesi nel carcere di Agüica, vicino alla città di Colón. Un altro manifestante liberato è Arocha Arocha, arrestato quattro anni fa a Santiago de Cuba. Il 55enne era detenuto nel carcere di Boniato, dopo essere stato arrestato insieme a suo figlio, Iván Arocha Quiala, che rimane ancora in prigione. Arocha Arocha era stato condannato a 10 anni per una serie di reati, tra cui attentato, disordini pubblici, oltraggio, resistenza, istigazione a delinquere, diffamazione delle istituzioni e propagazione di epidemie. È stato liberato anche Ohaurys Rondón, membro del Movimento Oppositori per una Nuova Repubblica (Monr), che era detenuto nel carcere 1580 di San Miguel del Padrón, a L’Avana.
Ulteriori rilasci e libertà condizionali
L’organizzazione Giustizia 11J ha segnalato altri due casi di “libertà condizionata” per Brusnelvis Adrián Cabrera Gutiérrez e Yaquelin Castillo García, che stavano scontando condanne a 10 e 11 anni di carcere rispettivamente. Questi rilasci e libertà condizionali rappresentano un passo avanti nel processo di liberazione dei prigionieri politici a Cuba.
Il quadro generale delle scarcerazioni
Con le scarcerazioni odierne, il numero totale di prigionieri politici rilasciati sale a 214, su un totale di 553 annunciati all’inizio di gennaio, secondo quanto riportato dal sito 14yMedio. Questo dato evidenzia che il processo di liberazione è ancora in corso e che un numero significativo di prigionieri politici rimane in detenzione.
Contesto delle proteste dell’11 luglio 2021
Le proteste dell’11 luglio 2021 a Cuba sono state tra le più grandi manifestazioni antigovernative degli ultimi decenni. I manifestanti chiedevano maggiori libertà civili, migliori condizioni economiche e la fine della repressione politica. Le proteste sono state represse con forza dalle autorità cubane, con numerosi arresti e condanne a pene detentive.
Il ruolo di Papa Francesco
Papa Francesco ha svolto un ruolo significativo nel promuovere il dialogo e la riconciliazione a Cuba. La sua visita sull’isola nel 2015 ha contribuito a migliorare le relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti e ha incoraggiato il governo cubano a intraprendere riforme economiche e politiche. Il suo appello per la liberazione dei prigionieri politici è stato un fattore importante nella decisione del governo cubano di avviare il processo di scarcerazione.
Un passo avanti, ma la strada è ancora lunga
La ripresa delle scarcerazioni di prigionieri politici a Cuba è un segnale positivo, ma è importante ricordare che molti altri rimangono ancora in detenzione. La comunità internazionale deve continuare a esercitare pressioni sul governo cubano affinché rispetti i diritti umani e liberi tutti i prigionieri politici. La strada verso una maggiore libertà e democrazia a Cuba è ancora lunga, ma ogni passo avanti è importante.