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L’auspicio di una tregua immediata
Guido Crosetto, Ministro della Difesa, ha espresso con forza il suo desiderio di una tregua immediata in Ucraina. Attraverso un post sul social media X, Crosetto ha dichiarato: “Mi sono augurato una tregua in Ucraina, che le armi cessassero di sparare, dal primo giorno ed ho lavorato, ogni giorno, per tre anni, per trovarla, per costruirla, per aiutare chi poteva far ragionare, a farlo. Sono contento, oggi, che possa arrivare? Moltissimo, come ogni persona perbene e come titolare di un dicastero così importante come il mio. E spero che si raggiunga il prima possibile.”
Questa dichiarazione riflette un impegno costante e prolungato del Ministro nel cercare una soluzione pacifica al conflitto, evidenziando la sua dedizione personale e professionale alla causa della pace.
Pace non significa umiliazione o oblio
Crosetto ha sottolineato che la pace non deve essere interpretata come un’umiliazione per il popolo ucraino, né come un invito a dimenticare le sofferenze e i sacrifici compiuti per difendere la propria libertà. “Pace, però, non deve significare umiliare un popolo libero che non ha fatto altro che morire e sacrificarsi per difendersi”, ha affermato il Ministro, aggiungendo: “Pace non significa sospendere il giudizio e dimenticare cosa è accaduto. Perdonare è la base per costruire ogni futuro di pace, ma ricordare è la base per costruire un futuro libero e giusto.”
Questa precisazione è cruciale per comprendere la posizione del Ministro, che mira a una pace giusta e duratura, basata sul riconoscimento della verità e sulla responsabilità delle azioni compiute.
Un pensiero al popolo ucraino
Crosetto ha espresso la sua solidarietà al popolo ucraino, ricordando che ogni giorno di guerra rappresenta un’ulteriore sofferenza. “Oggi, per il popolo ucraino, non è un giorno speciale, ma solo un altro giorno di guerra, drammaticamente uguale ai 1094 che lo hanno preceduto”, ha scritto. Ha poi aggiunto: “Spero con tutto il cuore che le armi tacciano e che la guerra si fermi. Che dalla guerra si passi alla tregua e poi a una vera pace. Lo spero soprattutto per chi questa guerra l’ha subita e ne porta i segni.”
Il Ministro ha ribadito il suo sostegno all’Ucraina, affermando di aver fatto ciò che era giusto per aiutare un popolo aggredito a difendersi. “Sono certo di aver fatto ciò che era giusto fare e di aver aiutato un popolo aggredito a difendersi”, ha concluso.
Un equilibrio tra speranza e memoria
Le parole del Ministro Crosetto riflettono un delicato equilibrio tra l’auspicio di una tregua immediata e la necessità di non dimenticare le responsabilità e le sofferenze causate dal conflitto. La sua posizione sottolinea l’importanza di una pace giusta, che non umili il popolo ucraino e che si basi sulla memoria degli eventi passati. Questo approccio pragmatico e umano offre una prospettiva ponderata sulla complessa situazione in Ucraina.