Salvini contro la guerra e Macron: “Nessun proiettile italiano per colpire in Russia”
Matteo Salvini, leader della Lega, ha ribadito la sua posizione pacifista e anti-guerra durante un evento a Milano, affermando che non permetterà l’invio di soldati italiani in Ucraina e che nessun proiettile italiano colpirà la Russia. “Se si preferisce Macron alla Le Pen, la guerra alla pace, il centrodestra disunito a favore del centrosinistra è un problema”, ha dichiarato Salvini, criticando duramente il presidente francese Emmanuel Macron e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, accusandoli di essere “pericolosi” e “instabili”. “Chi divide il centrodestra, chi preferisce Macron alla Le Pen, chi preferisce uno che parla di guerra a una che parla di pace non fa un dispetto a Salvini, fa un dispetto all’Italia”, ha aggiunto. Salvini ha definito “follia” l’idea di mandare soldati della Nato in Ucraina, ricordando che l’Italia ha già vissuto due guerre mondiali e che non si può scherzare sulla pelle dei figli. “L’idea della Lega è chiara: difendere i confini europei dall’immigrazione clandestina, difendere il concetto di famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna e non altre cose ma la guerra è sopra a tutto. Dalle guerre i poveri cristi ci rimettono. Chi sceglie la Lega mi dà un mandato preciso. Non invieremo un solo soldato italiano a combattere in Ucraina e non permetteremo che un solo proiettile italiano colpisca e uccida in Russia perché altrimenti è la fine. La scelta per la Lega è una scelta di pace”, ha concluso.
Salvini attacca l’immigrazione e la Cina
Salvini ha anche ribadito la sua opposizione all’immigrazione clandestina, affermando che l’Europa dovrebbe difendere i confini italiani dall’immigrazione clandestina. “Non vorrei che tra qualche anno l’Italia fosse una colonia per metà islamica e per metà cinese”, ha detto. “Vorrei per i miei figli e per i figli degli italiani, un futuro di serenità, di lavoro, di università, di pace, non il velo islamico integrale. Chi ritiene che le donne valgano meno degli uomini nella mia Italia non è benvenuto. Vorrei un’Europa che fa meno cose e le fa bene, difende famiglie e imprese dalla concorrenza sleale cinese piuttosto che turca. Chi ritiene che la donna non possa lavorare, amare o sposare chi vuole, non è benvenuto. Dobbiamo poterlo dire”, ha aggiunto. Salvini ha anche criticato l’idea di mandare le ragazze con il velo a scuola, definendola “una forma di violenza”. “Chi ritiene che la donna valga meno non è benvenuto”, ha concluso.
Salvini sulla chat di Piscitelli: “Se è uno è antisemita è un cretino”
Salvini ha espresso un giudizio netto sulle frasi antisemite e neofasciste contenute nelle chat tra Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, e Paolo Signorelli, portavoce del ministro Francesco Lollobrigida, che si è autosospeso. “Non ho letto le chat”, ha detto Salvini, “ma se è uno è antisemita è un cretino. Io faccio il ministro dei Trasporti, le chat con gli ultras della Lazio non sono la mia prima preoccupazione”, ha aggiunto.
Il ruolo della Lega nelle elezioni europee
Le parole di Salvini ribadiscono la posizione della Lega come forza politica che si pone come garante della pace e della sicurezza nazionale. Questa posizione potrebbe essere attraente per gli elettori che si sentono insicuri e spaventati dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni internazionali. Tuttavia, la retorica di Salvini sull’immigrazione e la Cina potrebbe alimentare sentimenti di paura e xenofobia, creando divisioni all’interno della società.