Prezzi all’ingrosso in calo, ma ancora superiori al 2021
Il quarto trimestre del 2023 ha visto una significativa diminuzione dei prezzi all’ingrosso del gas in Europa, con un calo del 67% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il prezzo ha raggiunto un picco di 55 euro/MWh a metà ottobre, prima di scendere a novembre e dicembre, raggiungendo i 30 euro/MWh. Il prezzo medio trimestrale è stato di 41 euro, superiore del 24% su base trimestrale, ma inferiore del 57% su base annua.
Nonostante il calo, i prezzi rimangono comunque superiori a quelli del 2021. Il prezzo medio del gas nel 2023 è stato di 116 euro per MWh, inferiore del 17% rispetto al 2022 (139 euro/MWh), ma superiore del 55% rispetto al 2021 (75 euro/MWh).
Diminuzione delle importazioni russe e aumento delle energie rinnovabili
Nel 2023, le importazioni complessive di gas russo sono scese a 43 miliardi di metri cubi, rispetto a 79 miliardi di metri cubi nel 2022 e 150 miliardi di metri cubi nel 2021. Questo calo è dovuto principalmente alla guerra in Ucraina e alle sanzioni imposte alla Russia.
Allo stesso tempo, la quota di elettricità generata da fonti rinnovabili (44%) ha superato per la prima volta la quota da combustibili fossili (32%). Questo cambiamento è dovuto agli investimenti in energie rinnovabili e all’aumento della produzione di energia solare ed eolica.
Un segnale positivo per l’Europa
La diminuzione dei prezzi del gas è un segnale positivo per l’Europa, che sta cercando di ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili. Questo calo dei prezzi potrebbe contribuire a ridurre l’inflazione e a sostenere la crescita economica. L’aumento delle energie rinnovabili è un’ulteriore dimostrazione del crescente impegno dell’Europa per la transizione energetica. Tuttavia, è importante ricordare che la dipendenza dai combustibili fossili rimane un problema significativo per l’Europa, soprattutto in un contesto di guerra in Ucraina e di instabilità geopolitica.