Un Ritorno al Passato con uno Sguardo al Futuro
A un anno esatto dalla scomparsa di Mario Cerne, figlio dello storico commesso di Umberto Saba, la storica Libreria Saba di Trieste ha riaperto i battenti, segnando un importante ritorno alla vita culturale della città. La libreria, situata nel cuore di Trieste, ha mantenuto la sua identità originale, con le stesse scaffalature in legno, la carta da parati sbiadita e l’atmosfera intrisa di storia letteraria. La proprietà dei locali rimane alla comunità ebraica cittadina, mentre i beni appartengono alla famiglia Cerne, oggi alla terza generazione, garantendo così una continuità con il passato.
Massimo Battista: Un Nuovo Capitolo per la Libreria Saba
La gestione della libreria è stata affidata a Massimo Battista, che ha accolto la sfida di trasformare questo luogo iconico in uno spazio che sia al contempo un museo e una libreria attiva. Battista ha dichiarato di voler preservare l’anima del luogo, aggiungendo però un tocco di modernità per renderlo più accessibile e accogliente. “Questa libreria non verrà mai snaturata, ma qualcosa di contemporaneo ci vuole,” ha spiegato Battista, sottolineando l’importanza di attrarre un pubblico più ampio attraverso eventi e presentazioni di libri.
Un Mix di Classici e Contemporanei
All’interno della libreria, accanto ai cimeli del poeta, come la sua macchina da scrivere e i suoi libri contrassegnati come “non in vendita”, trovano spazio opere di scrittori e poeti contemporanei, sia locali che internazionali. Questo connubio tra passato e presente mira a creare un dialogo tra le diverse epoche letterarie, rendendo la libreria un punto di riferimento per gli amanti della cultura. Il nuovo logo, ideato da Paolo Prosen, è un omaggio al passato e al futuro: un libro che si apre in un albero che dà cuori come frutti, ispirato ai versi dell’Arboscello di Saba, simbolo di crescita e amore per la letteratura.
Sostegno Istituzionale e Comunità
La riapertura della Libreria Saba ha ricevuto il sostegno delle istituzioni locali. La vicensindaca, Serena Tonel, e il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, si sono impegnati a supportare l’iniziativa, riconoscendo il valore culturale e storico della libreria. Alla cerimonia di riapertura erano presenti anche i genitori di Giulio Regeni, un gesto che sottolinea l’importanza della cultura come strumento di memoria e impegno civile. La presenza di figure di spicco come i genitori di Giulio Regeni sottolinea come la cultura possa essere un catalizzatore di memoria e impegno civile.
La Sfida di Attrarre Nuovo Pubblico
La sfida principale per Massimo Battista sarà quella di attrarre un nuovo pubblico, mantenendo intatta l’essenza della libreria. Con una programmazione di eventi e presentazioni, Battista spera di trasformare la Libreria Saba in un luogo vivace e dinamico, dove la passione per la letteratura possa continuare a fiorire. La riapertura della Libreria Saba non è solo un evento culturale, ma un simbolo di rinascita e continuità per la città di Trieste.
Un’Eredità Culturale Riscoperta
La riapertura della Libreria Saba rappresenta un momento significativo per Trieste e per la cultura italiana. Il progetto di Massimo Battista di combinare il rispetto per il passato con una visione contemporanea è un approccio promettente per mantenere viva la memoria di Umberto Saba e per attrarre nuove generazioni di lettori. La presenza dei genitori di Giulio Regeni aggiunge un ulteriore strato di significato, collegando la cultura alla memoria e all’impegno civile. La sfida sarà ora quella di trasformare questo luogo storico in un centro culturale dinamico e inclusivo, capace di ispirare e arricchire la comunità.