Bloccati durante i servizi preventivi
Quindici attivisti di Ultima Generazione sono stati bloccati a Roma durante i servizi preventivi posti in atto dalla Questura di Roma in vista della parata per la festa della Repubblica. Gli ambientalisti sono stati individuati in diversi punti del centro storico, in particolare in piazza SS Apostoli, dove cinque di loro si trovavano con bottiglie piene di liquido nero, a ridosso del passaggio del presidente Sergio Mattarella.
Piano di protesta ai Fori Imperiali
Secondo gli investigatori, gli attivisti avevano pianificato un’azione di protesta in più punti della parata ai Fori Imperiali, con l’obiettivo di bloccarla. I fermati erano in possesso di bottiglie contenenti vernice e lucchetti, strumenti che avrebbero potuto essere utilizzati per creare disagi e blocchi durante la manifestazione.
Otto attivisti con foglio di via obbligatorio
In otto dei quindici attivisti fermati, era già in atto un foglio di via obbligatorio. Per loro si rischia la denuncia per violazione del provvedimento, oltre alle altre eventuali accuse che potrebbero essere loro contestate.
Reazione del Ministro Piantedosi
Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso il suo plauso alla Polizia di Roma per l’intervento, definendo gli attivisti “vandali armati” e sottolineando la loro intenzione di impedire il regolare svolgimento della Festa della Repubblica. Piantedosi ha affermato che la polizia ha garantito la sicurezza della manifestazione e il rispetto della festa di tutti gli italiani.
L’azione di Ultima Generazione e la libertà di protesta
L’azione di Ultima Generazione, seppur controversa, solleva un importante dibattito sulla libertà di protesta e sui metodi utilizzati da alcuni movimenti per attirare l’attenzione su temi cruciali come la crisi climatica. È fondamentale garantire la libertà di espressione, ma è altrettanto importante condannare qualsiasi azione che metta a rischio la sicurezza pubblica e l’ordine sociale.