Ricorso al Tar contro il Ponte sullo Stretto
Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno notificato il ricorso al Tar Lazio contro il parere favorevole con prescrizioni sulla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) del Ponte sullo Stretto di Messina. Il ricorso si basa sul fatto che il parere positivo è stato rilasciato nonostante il parere negativo della Valutazione di Incidenza.
Le tre associazioni sottolineano nel ricorso “l’illogicità” del parere rilasciato dalla Commissione VIA, evidenziando “importanti carenze di analisi”. In particolare, si critica la richiesta di analisi e approfondimenti su mitigazioni e compensazione, che secondo le associazioni avrebbero dovuto essere presentati già con il progetto definitivo.
“La valutazione d’incidenza negativa pregiudica il parere positivo rilasciato, mentre le analisi e gli approfondimenti richiesti – in particolare su mitigazioni e compensazione – si sarebbero dovuti presentare già con il progetto definitivo essendo irragionevole chiederli per il progetto esecutivo dopo l’affidamento per la realizzazione dell’opera”, si legge nel comunicato delle associazioni.
L’impatto ambientale del Ponte
Le associazioni sottolineano che il Ponte sullo Stretto di Messina “rimane un progetto dall’impatto ambientale gravissimo e irreversibile, non mitigabile né compensabile”.
La stessa Commissione VIA, nella Valutazione di Incidenza, ammette che “Le medesime analisi del proponente conducono a ritenere che per alcuni siti della Rete Natura 2000 non è possibile concludere che il progetto non determinerà incidenze significative, ovvero permane un margine di incertezza che, per il principio di precauzione, non permette di escludere effetti negativi su detti siti”.
Un progetto controverso
Il Ponte sullo Stretto di Messina è un progetto controverso fin dalla sua ideazione. L’impatto ambientale è un tema centrale del dibattito, con opinioni contrastanti tra chi sostiene la necessità dell’opera per lo sviluppo economico e chi ne critica l’impatto sull’ambiente e la biodiversità. Il ricorso al Tar da parte di Legambiente, Lipu e Wwf è un’ulteriore dimostrazione della complessità del tema e della necessità di un’attenta valutazione degli impatti ambientali di grandi opere infrastrutturali. Sarà interessante seguire l’evolversi della vicenda e le decisioni del Tar Lazio.