Scienza e tecnologia in alta quota: il ‘Campo Alta Quota 2024’ sul Monte Bianco
Dal 3 al 5 dicembre, il ghiacciaio del Dente del Gigante sul Monte Bianco si trasforma in un laboratorio scientifico a cielo aperto. Il Centro Addestramento Alpino dell’Esercito, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e diverse università italiane, dà il via alla seconda edizione di ‘Campo Alta Quota 2024’.
L’obiettivo di questa ambiziosa campagna di sperimentazione è valutare scientificamente le performance di personale, materiali ed equipaggiamenti in climi artici, con condizioni estreme e di elevato stress psico-fisico. L’alta quota e le basse temperature mettono a dura prova le capacità umane e le tecnologie, offrendo un contesto ideale per testare i limiti e migliorare le performance.
Tre ambiti di ricerca per un’analisi completa
Il ‘Campo Alta Quota 2024’ si focalizza su tre ambiti di ricerca chiave:
- Human performance e processi cognitivi: L’analisi delle performance umane in condizioni estreme, con particolare attenzione ai processi cognitivi e alla capacità di decision-making in situazioni di stress.
- Meteorologia e alimentazione: Lo studio dell’impatto delle condizioni meteorologiche estreme sull’organismo e l’analisi dell’efficacia di diverse strategie alimentari in alta quota.
- Big data e intelligenza artificiale: L’applicazione di tecnologie avanzate per la raccolta e l’analisi di dati, con l’obiettivo di sviluppare modelli predittivi e migliorare l’efficienza delle operazioni in ambienti artici.
Un team di esperti composto da militari delle Truppe Alpine, ricercatori del Cnr di Pisa e Milano, docenti delle Università di Milano, Bologna e Valle D’Aosta, medici della Società Italiana di Medicina di Montagna e tecnici del Coni valdostano si impegnerà in questa sfida scientifica.
Una preparazione meticolosa per il successo
Prima del trasferimento sul ghiacciaio del Gigante, sono stati condotti esperimenti di fisiologia a bassa quota a Pollein, nei pressi di Aosta. Questa fase preliminare ha permesso di raccogliere dati di base e di preparare i partecipanti alle sfide che li attendono in alta quota.
Il ‘Campo Alta Quota 2024’ si presenta come un’opportunità unica per fare progressi significativi nella comprensione dell’adattamento umano alle condizioni estreme e per sviluppare tecnologie innovative per la sopravvivenza e l’operatività in ambienti artici. I risultati di questa campagna di ricerca avranno un impatto significativo su diverse aree, dalla medicina di montagna alla logistica militare, fino alla progettazione di equipaggiamenti e sistemi di supporto per le attività in ambienti ostili.
Un passo avanti per la scienza e la tecnologia
Il ‘Campo Alta Quota 2024’ rappresenta un esempio concreto di come la scienza e la tecnologia possano collaborare per affrontare le sfide del futuro. La ricerca in ambienti estremi è fondamentale per sviluppare soluzioni innovative per la sopravvivenza e l’operatività in contesti ostili, con ricadute positive su diversi settori, dalla medicina alla logistica, fino all’esplorazione spaziale.