Lotus vira verso l’ibrido con ‘super hybrid’
Il Salone dell’auto di Guangzhou ha visto un annuncio sorprendente da parte di Lotus, il marchio britannico di auto sportive ora sotto il controllo della cinese Geely. Il CEO Feng Qingfeng ha svelato una revisione del programma di elettrificazione, abbandonando l’obiettivo del 100% elettrico per abbracciare una nuova tecnologia ibrida plug-in con range-extender, battezzata ‘super hybrid’.
Questa scelta, che si discosta dalla tradizionale concezione dei PHEV, mira a offrire un’esperienza di guida più coinvolgente e performante, pur mantenendo l’efficienza e la sostenibilità. Il cuore del sistema ‘super hybrid’ è un motore turbo benzina che ricarica rapidamente la batteria grazie a un’architettura elettrica da 900 Volt.
Feng ha sottolineato che, sebbene i modelli elettrici offrano vantaggi come la silenziosità e la riduzione delle vibrazioni, queste caratteristiche sono già presenti nei motori a combustione interna (ICE) delle auto di lusso. Inoltre, l’appeal dei tradizionali motori V8 e V12 nella fascia alta del mercato rimane forte, offrendo prestazioni e un’esperienza di guida uniche.
Risolvendo i problemi dei PHEV tradizionali
La nuova strategia di Lotus punta a risolvere alcuni dei problemi spesso associati agli ibridi plug-in, come il peso aggiuntivo delle batterie di grandi dimensioni, la necessità di ricariche frequenti e le limitazioni in termini di prestazioni quando la batteria si esaurisce. Il sistema ‘super hybrid’ si propone di superare queste sfide, offrendo un’esperienza di guida più fluida e performante.
Il CEO Feng non ha rivelato l’origine del nuovo motore turbo benzina, ma ha aperto diverse ipotesi. L’attuale Emira, l’ultima Lotus con motore a combustione interna, monta un turbo quattro cilindri 2.0 di origine AMG, dato che Geely è il secondo maggiore azionista di Mercedes. Tuttavia, la presenza nel Gruppo Geely della joint venture Horse con Renault apre la possibilità che il ‘range extender’ provenga da questa realtà tecnologica.
Un esempio da seguire: la Audi RS Q e-Tron
Un esempio di successo di questa tecnologia ibrida è la Audi RS Q e-Tron, che ha dominato la Dakar dello scorso gennaio. Questa auto, spinta solo da motori elettrici, utilizza un motore turbo benzina 2.0 TFSI da 300 Cv derivato dalle competizioni DTM per ricaricare la batteria a 800 Volt. La strategia di Lotus sembra ispirarsi a questo modello di successo.
Il futuro di Lotus: un equilibrio tra prestazioni e sostenibilità
La scelta di Lotus di adottare il ‘super hybrid’ rappresenta un passo importante per il futuro del marchio. L’azienda punta a offrire un’esperienza di guida coinvolgente e performante, pur mantenendo l’efficienza e la sostenibilità. La tecnologia ‘super hybrid’ potrebbe aprire nuove strade per il settore automobilistico, offrendo un’alternativa interessante ai modelli puramente elettrici.
Sarà interessante vedere come questa nuova tecnologia si evolverà e come verrà implementata nei futuri modelli Lotus. La combinazione di un motore a combustione interna efficiente e di un sistema elettrico avanzato potrebbe essere la chiave per un futuro di mobilità sostenibile e performante.
Un approccio pragmatico all’elettrificazione
La decisione di Lotus di adottare il ‘super hybrid’ dimostra un approccio pragmatico all’elettrificazione. L’azienda riconosce i vantaggi dei motori elettrici, ma non ignora l’appeal dei motori a combustione interna, soprattutto nella fascia alta del mercato. Questo approccio equilibrato potrebbe essere la chiave per un futuro di mobilità sostenibile e performante.