RIYADH (ARABIA SAUDITA) – Una vittoria che scrive un’altra pagina della storia del club, un trofeo che impreziosisce la bacheca e regala un Natale sereno. Il Napoli di Antonio Conte conquista la Supercoppa Italiana 2025 battendo in finale a Riyadh un Bologna coriaceo ma alla fine domato. Un 2-0 netto, firmato dalla doppietta di un ispiratissimo David Neres, che regala al tecnico salentino il primo titolo sulla panchina azzurra e la consapevolezza di aver costruito un gruppo con una mentalità vincente.
Nel post-partita, ai microfoni di Italia 1, Conte non nasconde la sua soddisfazione, ma da abile stratega e motivatore qual è, tiene subito alta la tensione, guardando già ai prossimi, difficili, impegni. “Veniamo da uno Scudetto e adesso una Supercoppa italiana, vinta contro squadre molto forti. È stato un bellissimo percorso”, ha esordito il tecnico, elogiando la prestazione impeccabile dei suoi ragazzi sia in finale che nella semifinale vinta contro il Milan. Ma il messaggio forte, quello che caratterizza da sempre la sua filosofia, arriva subito dopo: “Chi vince alla fine rimane. Due anni fa il Napoli aveva perso in finale di Supercoppa contro l’Inter ed in pochi se ne ricordano. Oggi era lo stesso. Sappiamo tutti benissimo che nel calcio conta chi vince, chi mette i trofei in bacheca. Nessuno va a guardare chi era l’altra finalista”.
La legge del più forte: Neres decisivo
La partita ha visto un Napoli padrone del campo, capace di imporre il proprio ritmo fin dalle prime battute. Il Bologna di Vincenzo Italiano, pur reduce da un percorso esaltante che lo ha visto eliminare l’Inter, è apparso meno brillante del solito, forse anche a corto di energie. Gli azzurri hanno creato numerose occasioni da gol, trovando sulla loro strada un attento portiere Ravaglia, prima che David Neres sbloccasse il risultato al 39′ del primo tempo con un pregevole tiro a giro. Nella ripresa, è stato ancora l’esterno brasiliano a chiudere i conti al 57′, approfittando di un’incertezza difensiva rossoblù e firmando la sua doppietta personale. Una prestazione sontuosa, da vero mattatore, che ha consegnato al Napoli la sua terza Supercoppa Italiana, dopo i successi del 1990 e del 2014.
L’umiltà del vincitore: “Non siamo pronti per comandare”
Nonostante l’euforia per la vittoria, Conte mantiene i piedi per terra e smorza i toni trionfalistici. Alla domanda se questo Napoli sia più vicino a Inter, Milan e Juventus, la sua risposta è netta: “No, assolutamente no. Sarei un bugiardo a dirlo”. Un bagno di umiltà che serve a tenere concentrata la squadra sugli obiettivi stagionali. “L’anno scorso abbiamo vinto lo Scudetto con una rosa molto ridotta, quest’anno abbiamo inserito tanti giocatori, ma non siamo assolutamente pronti per comandare”, ha proseguito l’allenatore. “In questo periodo in campionato dobbiamo stare quanto più attaccati alla zona Champions, quei quattro posti saranno molto difficili. Non siamo assolutamente pronti, non siamo neanche vicini”.
Onore al Bologna di Italiano
Nelle sue dichiarazioni, Conte non ha mancato di rendere omaggio agli avversari, riconoscendo il grande valore del Bologna e del suo allenatore, Vincenzo Italiano. “Faccio i complimenti al Bologna che è una realtà del calcio italiano, oggi è stato un avversario altamente competitivo, faccio i complimenti a Italiano, ai giocatori e alla società”. Anche il tecnico del Bologna, nonostante la delusione, ha accettato la sconfitta con grande sportività: “Il Napoli oggi ha over-performato, con un Neres in giornata di grazia. Nessun rimpianto, loro hanno meritato con una grande partita. Noi usciamo a testa alta”, ha dichiarato Italiano, sottolineando come questa esperienza sarà fondamentale per la crescita della sua squadra.
La vittoria della Supercoppa rappresenta una tappa importante nel percorso di crescita del Napoli di Conte. Un trofeo che dà morale, fiducia e conferma la bontà del lavoro svolto. Ma, come ha sottolineato il suo condottiero, è solo un punto di partenza. La strada è ancora lunga e le sfide per confermarsi al vertice del calcio italiano sono appena iniziate.