Il calcio italiano si trova nuovamente al centro di un vortice di polemiche a seguito dell’incandescente semifinale di Supercoppa Italiana, disputatasi a Riad, in Arabia Saudita. L’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, è stato sanzionato con una multa di 10.000 euro dal Giudice Sportivo, Gerardo Mastrandrea, per il suo comportamento durante il match perso contro il Napoli. La decisione, che evita all’allenatore una ben più pesante squalifica, arriva dopo una violenta lite verbale con il coordinatore sportivo del Napoli, Gabriele Oriali.

La Dinamica dell’Accaduto e le Motivazioni della Sanzione

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale del Giudice Sportivo, la sanzione ad Allegri è stata inflitta “per avere, nel corso del secondo tempo, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti di un dirigente della squadra avversaria, al quale rivolgeva ripetutamente anche espressioni offensive“. L’infrazione è stata meticolosamente rilevata dai collaboratori della Procura Federale presenti a bordocampo, il cui rapporto è stato decisivo per la valutazione del caso. La miccia si sarebbe accesa intorno alla mezz’ora del primo tempo, a seguito di un fallo non sanzionato con il giallo di Rabiot su Politano. Le proteste dalla panchina del Napoli, guidate da Antonio Conte e dal suo braccio destro Oriali, avrebbero innescato la reazione veemente di Allegri. Testimonianze e immagini televisive, sebbene non sia stato necessario il ricorso alla prova TV, hanno evidenziato la tensione, con frasi pesanti che sarebbero volate da parte del tecnico rossonero. Tra le espressioni offensive riportate da diversi quotidiani, figurerebbero termini come “leccapiedi” e riferimenti all’età del dirigente azzurro.

Le Reazioni: la Condanna del Napoli e della FIGC

L’episodio non è passato inosservato. All’indomani della partita, il Napoli ha reagito con fermezza attraverso una nota ufficiale, condannando quella che ha definito “un’aggressione totalmente fuori controllo” e auspicando che un simile comportamento non restasse impunito. Il club di Aurelio De Laurentiis ha sottolineato come l’accaduto fosse impossibile da non riscontrare, data la presenza di “33 telecamere impegnate nella produzione dell’evento”.

A rincarare la dose è intervenuto il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, che ha usato parole durissime per commentare l’accaduto. “Stiamo parlando di una figuraccia“, ha dichiarato Gravina, definendo l’episodio una “sconfitta per l’immagine del calcio italiano”. Il numero uno della FIGC ha allargato il discorso, parlando di un problema culturale e della necessità di “riacquistare il senso dell’educazione”. “Purtroppo offendere sta diventando quasi normale, i movimenti delle panchine sono inguardabili“, ha aggiunto, sottolineando come certi atteggiamenti non siano più accettabili. “Parliamo sempre di fair play, di etica, di principi, di rispetto… e poi andiamo in campo e ci sputiamo addosso“, ha concluso con amarezza.

Il Silenzio del Milan e il Contesto

Da parte del Milan e di Massimiliano Allegri non sono arrivati commenti ufficiali né a caldo, né dopo la decisione del Giudice Sportivo. Nel post-partita, il tecnico aveva tentato di minimizzare l’accaduto, derubricandolo a “cose di campo”. Secondo indiscrezioni, Allegri avrebbe accolto con una risata la nota ufficiale del Napoli. La versione che trapela dalla panchina milanista suggerisce che Oriali avrebbe a sua volta provocato l’allenatore rossonero. La tensione, a quanto pare, sarebbe proseguita anche nel tunnel degli spogliatoi, con Allegri che avrebbe evitato la stretta di mano con Conte. La sanzione pecuniaria chiude formalmente il capitolo disciplinare, ma lascia aperte profonde riflessioni sul clima sempre più teso che si respira nel nostro calcio, un tema che le parole di Gravina hanno messo prepotentemente in luce.

Di nike

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