Roma – La musica, la solidarietà e l’impegno per la pace hanno risuonato oggi nel cuore delle istituzioni italiane. La Camera dei Deputati ha ospitato il tradizionale Concerto di Natale, un evento che, anche quest’anno, ha trasceso la mera celebrazione per diventare un momento di profonda riflessione e di concreta vicinanza a chi soffre. Ad aprire la manifestazione, svoltasi nella prestigiosa e simbolica Aula di Montecitorio, è stato il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, con un discorso che ha toccato i temi cruciali del nostro tempo.
L’appello di Fontana: “Costruttori di ponti per la pace”
Nel suo intervento, il Presidente Fontana ha lanciato un forte appello alla responsabilità collettiva, esortando tutti a diventare “costruttori di ponti per la pace”. Un’espressione che riecheggia con forza gli insegnamenti di Papa Francesco, più volte invocati dal pontefice nei suoi messaggi Urbi et Orbi e nei suoi discorsi sulla fratellanza universale. Fontana ha sottolineato come la pace non sia un bene acquisito, ma un obiettivo da “coltivare e preservare ogni giorno con costanza e determinazione”, sia nelle complesse dinamiche dei rapporti tra Stati, sia nel tessuto quotidiano delle relazioni interpersonali.
Il suo sguardo si è poi rivolto con particolare attenzione alle nuove generazioni. “Difenderla e promuoverla [la pace] è l’unica prospettiva possibile per garantire un futuro migliore ai giovani”, ha dichiarato Fontana. Un futuro che, secondo il Presidente della Camera, deve fondarsi su diritti inalienabili quali la salute, l’istruzione e una vita dignitosa. Il suo auspicio finale è stato che le festività natalizie possano portare “gioia e serenità” e che l’anno nuovo, pur preannunciandosi denso di “impegnative sfide”, possa trovare ogni cittadino “più consapevole e più attento agli altri”.
Un Palco per la Solidarietà: il Sostegno a Telethon
Il concerto non è stato solo un momento di riflessione istituzionale, ma anche un’importante cassa di risonanza per una causa di vitale importanza. L’evento si è inserito, infatti, nel quadro della maratona televisiva Rai-Telethon, la storica campagna di raccolta fondi dedicata al finanziamento della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. La scelta di ospitare un evento legato a Telethon a Montecitorio rafforza il legame tra le istituzioni e il mondo della ricerca e del volontariato, sottolineando come la battaglia contro queste patologie sia una responsabilità dell’intera comunità nazionale.
La Fondazione Telethon, da oltre trent’anni, rappresenta una delle eccellenze italiane nel campo della ricerca scientifica, offrendo speranza e cure a migliaia di pazienti e alle loro famiglie. La collaborazione con la Rai e la visibilità offerta da eventi di tale prestigio sono fondamentali per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere le risorse necessarie a far progredire la scienza.
La Musica come Linguaggio Universale
Il programma artistico della giornata ha saputo coniugare tradizione e modernità, offrendo al pubblico presente e ai telespettatori un’esperienza musicale di alto livello. L’apertura è stata affidata a un momento di grande impatto emotivo: l’Inno di Mameli, eseguito dal coro dell’Associazione Nazionale Alpini di Milano. La loro performance ha portato nell’emiciclo parlamentare i valori di sacrificio, unità e amore per la patria che da sempre contraddistinguono il corpo degli Alpini.
Successivamente, il palco ha visto alternarsi due realtà musicali di grande talento. La cantante Cecille, nota per la sua voce potente e la sua versatilità artistica, ha incantato il pubblico con la sua interpretazione. A seguire, l’energia e la spiritualità della musica gospel hanno pervaso l’aula con l’esibizione del Solevoci Gospel Choir, un ensemble capace di trasmettere un messaggio di gioia e speranza attraverso la forza universale del canto.
In conclusione, il Concerto di Natale 2025 a Montecitorio si è confermato un appuntamento di grande valore, capace di intrecciare il rigore istituzionale con il calore della solidarietà e la bellezza dell’arte. Un messaggio di speranza e di impegno che, partendo dal luogo più alto della democrazia rappresentativa, si rivolge a tutto il Paese.