Nelle pieghe di una corte di periferia pisana, polverosa e brulicante di vita, germoglia una storia di straordinaria resilienza che sta conquistando il cuore dei lettori e l’attenzione della critica. “Il coraggio tra i fiori di ortica” (Mds editore, pag. 144, Euro 15), romanzo d’esordio della scrittrice Alessandra Favati, è molto più di un libro: è un viaggio intenso e a tratti doloroso nell’universo complesso dell’infanzia, un microcosmo dove l’innocenza si scontra con le ombre taciute del mondo adulto. Un successo inaspettato, che in pochi mesi ha superato le mille copie vendute, un traguardo notevole per una piccola casa editrice indipendente e un’autrice esordiente.
Il romanzo si è recentemente aggiudicato due importanti riconoscimenti che ne attestano il valore letterario e culturale: il premio Microeditoria di qualità 2025 e il premio speciale per la sezione Radici del Territorio nell’ambito del prestigioso Premio Nazionale Letterario Pisa, giunto alla sua 69ª edizione. Riconoscimenti che, come sottolinea Sara Ferraioli, presidente di Mds editore, confermano la forza di un libro che cresce grazie al passaparola dei lettori e al sostegno delle librerie del territorio, in un’epoca dominata dal consumo rapido e fugace.
Lo sguardo dei bambini sulle verità nascoste
Attraverso gli occhi di una bambina vivace e sensibile, Alessandra Favati ci conduce in un mondo dove le voci infantili si mescolano ai rumori di vite semplici, ma cariche di segreti e non detti. La corte diventa il palcoscenico di esistenze fragili, di famiglie in difficoltà, e di adulti spesso distratti o incapaci di vedere. In questo contesto, un gruppo di piccoli amici trova rifugio e forza nella propria amicizia e in un “posto segreto”, un’oasi di libertà dove è possibile affrontare le paure che gli adulti fingono di ignorare.
“Volevo raccontare l’infanzia senza edulcorarla”, ha spiegato l’autrice pisana, nata negli anni ’60 e ancora residente nella sua città natale. “I bambini sanno vedere benissimo ciò che gli adulti fingono di non vedere. Ma volevo raccontare anche la loro straordinaria capacità di resistere, di restare vivi, di trovare alleanze e costruire amicizie”. Emerge così un racconto che affronta con delicatezza e pudore temi complessi come l’innocenza violata e gli abusi, senza mai scadere nel patetismo ma evocandone con forza l’impatto devastante.
Una storia pisana dal respiro universale
L’ambientazione nella Pisa degli anni Sessanta, riconoscibile e vivida, conferisce al romanzo un forte radicamento territoriale, ma la sua portata è universale. Molti lettori, anche coloro che non hanno mai vissuto in una corte pisana, si sono riconosciuti nella storia della protagonista, testimoniando la capacità della Favati di toccare corde profonde e condivise. Le presentazioni del libro si sono trasformate in vere e proprie conversazioni collettive, affollate da un pubblico di ogni età desideroso di dialogare sui temi toccati dal romanzo.
Come rivelato in una recente intervista, la scrittura del libro ha avuto per l’autrice anche una valenza terapeutica, un modo per elaborare una ferita personale e rompere un lungo silenzio. Un percorso durato quattro anni, che ha permesso di dare voce a quella bambina e a tante altre vittime silenziose, trasformando un trauma in un potente messaggio di speranza e resilienza. “Il coraggio tra i fiori di ortica” non è quindi solo un romanzo sull’infanzia, ma si configura come un vero e proprio inno alla forza dei legami umani e alla possibilità di trovare la luce anche nelle circostanze più buie.
Un caso editoriale costruito sulla qualità
Il successo del libro è la dimostrazione che esiste ancora uno spazio per storie autentiche e profonde, capaci di creare un legame solido con i lettori. La casa editrice Mds, puntando su un titolo “long seller”, ha dimostrato come sia possibile ottenere risultati importanti lavorando sulla qualità nel tempo, anziché sulla novità del momento. Il passaparola, alimentato dall’entusiasmo dei lettori e dal lavoro delle librerie indipendenti e di catena come Feltrinelli e Blubook, è stato il vero motore di questo piccolo, grande caso editoriale.
Un’opera prima che, grazie a una scrittura delicata ma incisiva, ha saputo trasformare una vicenda personale e radicata in un territorio specifico in un racconto universale sulla capacità di resistere, di trovare conforto nell’amicizia e di sbocciare, con coraggio, anche tra le ortiche della vita.
