Un vero e proprio terremoto sta scuotendo le fondamenta della Trapani Shark, una delle protagoniste annunciate del campionato di Serie A di basket. Quella che doveva essere una stagione di ambizioni si sta trasformando in un percorso a ostacoli, segnato da pesanti sanzioni, addii clamorosi e un braccio di ferro con le massime istituzioni della pallacanestro italiana. La situazione, complessa e in continua evoluzione, tiene con il fiato sospeso non solo i tifosi granata, ma l’intero movimento cestistico nazionale.
Il Vertice FIP-LBA e la Posizione Ufficiale
La crisi ha raggiunto un punto tale da richiedere un confronto diretto ai massimi livelli. Si è tenuto infatti un incontro tra il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP), Giovanni Petrucci, e il presidente della Lega Basket Serie A (LBA), Maurizio Gherardini, per analizzare la delicata posizione del club siciliano. Al termine del vertice, una nota congiunta ha sottolineato la necessità di gestire la vicenda “con la massima attenzione e trasparenza, al fine di tutelare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti e il regolare svolgimento del campionato”. FIP e LBA hanno inoltre ribadito di aver agito nel pieno rispetto delle normative vigenti, basandosi sulle risultanze della Commissione indipendente di vigilanza.
Le Sanzioni: 5 Punti di Penalizzazione e una Multa Salata
Il cuore del problema risiede nelle sanzioni che hanno colpito duramente la Trapani Shark. La società è stata penalizzata complessivamente di cinque punti in classifica per inadempienze di natura economica. Inizialmente, erano stati comminati quattro punti di penalizzazione per irregolarità amministrative relative a versamenti IRPEF e INPS. A questi si è aggiunto un ulteriore punto per il mancato pagamento di una rata di un piano di rientro concordato con l’Agenzia delle Entrate. Una zavorra pesantissima che ha fatto scivolare la squadra dal potenziale primo posto in classifica.
Come se non bastasse, il Giudice Sportivo ha inflitto al club una multa di 50.000 euro. La motivazione? Non aver avuto a referto dodici giocatori professionisti nell’ultima gara di campionato, violando la formula del 6+6 (sei giocatori italiani e sei stranieri) sottoscritta a inizio stagione. Una situazione figlia anche del blocco del mercato, un’altra sanzione che impedisce alla società di tesserare nuovi atleti.
Terremoto Tecnico: Gli Addii di Repesa e Alibegovic
Le difficoltà societarie hanno avuto un impatto devastante anche sul fronte tecnico. In rapida successione, la squadra ha perso due figure chiave: l’esperto allenatore Jasmin Repesa e l’ex capitano Amar Alibegovic. Repesa ha rassegnato le dimissioni, parlando di “comportamenti non professionali” che avrebbero reso impossibile continuare il lavoro. La società ha inizialmente respinto le dimissioni, accusando a sua volta il tecnico di “abbandono irresponsabile”. Anche l’addio di Alibegovic, messo fuori rosa dal club, è stato traumatico, con il giocatore che ha denunciato una situazione insostenibile e accordi non rispettati.
Queste partenze hanno lasciato la squadra senza una guida tecnica definita, tanto che nell’ultima partita il ruolo di allenatore è stato di fatto assunto in campo dal nuovo capitano John Petrucelli, con l’assistente Alex Latini in tribuna in attesa di una regolarizzazione contrattuale al momento impossibile.
La Difesa della Società e la Minaccia del Ricorso al TAR
Di fronte a questo scenario, la reazione della Trapani Shark non si è fatta attendere. Con un comunicato molto duro, la società del presidente Valerio Antonini ha espresso “profonda delusione” per l’esito dell’incontro tra FIP e LBA, lamentando l’assenza di risposte concrete. Il club contesta la legittimità delle sanzioni, sostenendo di aver adempiuto ai propri doveri e che il debito IVA residuo non dovrebbe essere rilevante ai fini sportivi secondo i regolamenti federali. La società ritiene inoltre che la LBA abbia agito al di fuori delle proprie competenze in materia di tesseramenti.
La Trapani Shark si sente “ingiustamente penalizzata” e ha manifestato la disponibilità a un tavolo conciliativo, pur ribadendo la propria posizione. In assenza di sviluppi positivi, il club ha minacciato un’azione legale senza precedenti: un ricorso al TAR del Lazio per chiedere l’immediata sospensione del campionato di Serie A. Nonostante la bufera, la squadra ha confermato che scenderà regolarmente in campo per la prossima partita contro Sassari.
Il Contesto Economico e il Futuro
Questa crisi si inserisce in un contesto economico complesso. Il presidente Antonini ha recentemente annunciato di aver versato quasi un milione di euro per coprire le scadenze federali sia per la squadra di basket che per quella di calcio. Un intervento volto a garantire la continuità del progetto sportivo, ma che evidenzia anche un certo isolamento della proprietà rispetto al tessuto imprenditoriale locale. Il futuro della Trapani Shark appare oggi più incerto che mai, appeso tra le battaglie legali, le difficoltà gestionali e la necessità di ritrovare una stabilità che permetta alla squadra di esprimere sul campo quel potenziale che le sanzioni e le tensioni extrasportive stanno minando profondamente.
