NEW YORK – Un suono di campanella che riecheggia da Times Square fino a Roma, segnando non solo la fine di una giornata di contrattazioni, ma l’inizio di un nuovo, ambizioso capitolo. La S.S. Lazio ha vissuto un momento di straordinario valore simbolico e strategico, partecipando alla cerimonia ufficiale di chiusura del Nasdaq. Un evento che proietta il club capitolino in una dimensione globale, collocandolo tra le pochissime società sportive al mondo ad aver avuto l’onore di essere protagoniste nel cuore pulsante della finanza tecnologica mondiale.
Una Delegazione d’Eccellenza a Times Square
A rappresentare i colori biancocelesti nella prestigiosa sede di Times Square non era il presidente Claudio Lotito, rimasto a Roma per impegni istituzionali legati al suo ruolo di senatore in una fase cruciale per la Legge di Bilancio, ma una delegazione di alto profilo. A fare gli onori di casa, suonando la celebre “closing bell”, è stato Enrico Lotito, Direttore Generale del settore giovanile. Al suo fianco, Emanuele Floridi, portavoce e Responsabile della Strategia e Organizzazione della Comunicazione del club. Una scelta non casuale, che sottolinea la visione di una società che guarda al futuro, all’innovazione e alla formazione delle nuove generazioni come pilastri della propria crescita.
“Essere presenti oggi al Nasdaq è motivo di grande orgoglio,” ha dichiarato un emozionato Enrico Lotito. “Rappresenta un passaggio simbolico ma anche concreto di un percorso di crescita che la S.S. Lazio sta portando avanti con visione e responsabilità, guardando al futuro dello sport come sistema integrato fatto di formazione, innovazione e relazioni internazionali.” Parole che delineano una strategia chiara: andare oltre il perimetro del calcio giocato per dialogare con i mondi della finanza, della tecnologia e dei media a livello globale.
Oltre il Valore Simbolico: Una Visione Strategica
La presenza della Lazio a Wall Street non è da interpretare come un semplice evento celebrativo o un’operazione di immagine. Si tratta, infatti, dell’avvio di un percorso strutturato e di lungo periodo, finalizzato a rafforzare le relazioni internazionali del club e a sviluppare nuove opportunità di collaborazione nei mercati globali. Il Nasdaq, in quanto principale mercato tecnologico mondiale, guarda con sempre maggiore interesse alla “sport industry”, un settore in fortissima evoluzione e ad alta patrimonializzazione. In questo scenario, la Lazio si posiziona come una delle prime realtà sportive ad aver intrapreso un dialogo concreto con questo ecosistema avanzato.
Come sottolineato da Emanuele Floridi, “suonare la campana del Nasdaq significa portare la Lazio in uno dei luoghi simbolo dell’innovazione globale”. Questo evento segna l’inizio di una narrazione nuova per il club, quella di una società capace di valorizzare il proprio brand e la propria visione in una fase di profonda trasformazione del settore sportivo. L’obiettivo non è cercare semplici tifosi, ma attrarre partner industriali, advisor, fondi specializzati e investitori istituzionali che ragionano in termini di brand globali. A testimonianza della serietà del progetto, il percorso è stato supportato da advisor di primissimo livello come Deloitte Legal e lo studio internazionale Rosestandt, con sede a New York.
Cosa Significa per il Futuro della Lazio?
Sebbene la società sia già quotata alla Borsa di Milano, l’approdo simbolico al Nasdaq apre scenari inediti. Non si parla, al momento, di una vendita del club, come ribadito a più riprese dal presidente Lotito, ma di accreditare il proprio modello di governance e sostenibilità finanziaria in un contesto internazionale. Questo passo potrebbe essere il preludio a una futura quotazione a Wall Street, seguendo l’esempio di altri club europei come il Manchester United (quotato al NYSE) o il Cadice (presente proprio al Nasdaq).
La cerimonia al Nasdaq, quindi, è una potente dichiarazione di intenti. La Lazio si presenta al mondo non solo come una squadra di calcio con una ricca storia, ma come un asset industriale moderno, pronto a cogliere le sfide della globalizzazione e a competere non solo sul campo, ma anche sui mercati internazionali. È un segnale di credibilità, solidità e visione strategica che punta a uno sviluppo sostenibile, integrando innovazione e tutela dei valori storici che da sempre contraddistinguono il club biancoceleste.
