Il mercato finanziario continua a guardare con estremo interesse alle vicende della Juventus Football Club, il cui titolo quotato su Euronext Milan ha registrato un’altra seduta in netto rialzo. Nella giornata di ieri, le azioni del club bianconero hanno archiviato le contrattazioni con un incremento del +2,31%, portando il prezzo a 2,66 euro per azione. Un valore non casuale, ma che si allinea perfettamente alla cifra messa sul piatto da Tether Investments per rilevare la quota di maggioranza detenuta da Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann.
L’Offerta di Tether e la Risposta di Exor
Nelle scorse settimane, Tether, colosso nel mondo delle criptovalute e già azionista del club con una quota dell’11,5%, ha presentato un’offerta vincolante non concordata per l’acquisto del 65,4% del capitale sociale della Juventus in mano a Exor. L’offerta, interamente in contanti, valorizzava la società circa 1,1 miliardi di euro, proponendo appunto 2,66 euro per azione, con un premio di circa il 21% rispetto alle quotazioni del 12 dicembre. Inoltre, Tether si era impegnata a investire un ulteriore miliardo di euro per rafforzare la squadra e sostenere la crescita del club.
La risposta di Exor, tuttavia, è stata un secco e unanime “no”. Il consiglio di amministrazione della holding, riunitosi in via eccezionale, ha respinto la proposta, ribadendo la ferma intenzione di non cedere il controllo della società. John Elkann, Amministratore Delegato di Exor, ha sottolineato il legame storico della famiglia Agnelli con il club, che dura da oltre un secolo, affermando che “la Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita”. Questa posizione chiude, almeno per il momento, le porte a un cambio di proprietà, ma non spegne l’interesse speculativo sul titolo.
La Reazione del Mercato e le Prospettive Future
Nonostante il rifiuto di Exor, la Borsa sembra scommettere su possibili sviluppi futuri. Il fatto che il prezzo delle azioni abbia superato in alcuni momenti l’offerta di Tether, toccando i 2,71 euro, indica che gli investitori credono in un possibile rilancio da parte del gruppo delle criptovalute o nell’arrivo di altri potenziali acquirenti. La performance settimanale del titolo Juventus mostra una forza relativa positiva rispetto all’indice FTSE MIB, con un apprezzamento del +17,54% contro il +1,58% del principale indice milanese, a testimonianza del forte interesse speculativo.
Tuttavia, gli analisti sottolineano l’elevata volatilità del titolo. I volumi di scambio giornalieri sono significativamente superiori alla media, indicando una forte incertezza tra gli investitori. La situazione attuale vede contrapporsi due forze: da un lato la solida posizione di Exor, che valuta il club circa 2 miliardi di euro, ben al di sopra dell’offerta di Tether; dall’altro, le ambizioni di Tether che, secondo indiscrezioni, starebbe sondando il terreno con i piccoli soci per valutare un eventuale rilancio.
Il Contesto: Tra Finanza e Calcio
Questa vicenda si inserisce in un contesto complesso per la Juventus, che negli ultimi anni ha affrontato sfide sia sul campo che a livello finanziario. L’interesse di un player importante come Tether, proveniente dal dinamico settore delle criptovalute, rappresenta un potenziale punto di svolta. Il CEO di Tether, Paolo Ardoino, ha più volte manifestato il suo profondo legame con i colori bianconeri e l’intenzione di “riportare la squadra alla gloria che merita”.
La partita per il futuro della Juventus si gioca quindi su due tavoli: quello finanziario di Piazza Affari e quello strategico-sportivo. Mentre i tifosi sognano nuovi investimenti per tornare ai vertici del calcio europeo, gli investitori monitorano attentamente ogni mossa, pronti a cogliere le opportunità offerte da un titolo che si conferma tra i più discussi e volatili del listino italiano. La saga è tutt’altro che conclusa e le prossime settimane saranno decisive per comprendere se l’era della famiglia Agnelli-Elkann alla guida della “Vecchia Signora” sia destinata a continuare o se si apriranno le porte a una nuova, dirompente proprietà.