ROMA – La tensione politica torna a infiammarsi sull’asse tra maggioranza e opposizione, con al centro il mai sopito tema del confronto televisivo tra le due leader. Durante il suo intervento conclusivo all’assemblea nazionale del Partito Democratico, la segretaria Elly Schlein ha lanciato un’accusa diretta alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rievocando la promessa di un dibattito pubblico e accusandola di essersi sottratta. Un affondo che riapre una ferita mai del tutto rimarginata nel dialogo, spesso a distanza, tra le due principali figure politiche italiane.

La citazione che riapre il caso

Con un’abile mossa retorica, Elly Schlein ha letto dal palco una dichiarazione attribuita a Giorgia Meloni e risalente al gennaio 2024. “Mi impegno volentieri in un confronto tv con Elly Schlein… la leader dell’opposizione“, ha scandito la segretaria dem, prima di aggiungere ironicamente: “Grazie a Meloni per aver chiarito bene chi ha cambiato idea e chi è fuggita dal confronto“. Un riferimento preciso a un dibattito televisivo che, in vista delle elezioni europee, era stato a lungo discusso ma mai realizzato, arenatosi sulle regole della par condicio e sui veti incrociati degli altri partiti.

Il confronto, inizialmente previsto per il 23 maggio su Rai 1 all’interno della trasmissione “Porta a Porta”, era saltato dopo che l’Agcom aveva subordinato la sua legittimità al consenso della maggioranza delle liste in competizione, consenso che non è stato raggiunto. All’epoca, la stessa Meloni aveva definito la cancellazione “un’occasione persa”, pur prendendo atto che l’iniziativa “aveva dato fastidio a qualcuno”.

L’attacco sul “Paese reale” e il “cabaret”

L’attacco di Schlein non si è fermato alla questione del confronto TV. La leader del PD ha ampliato la critica, contrapponendo l’atteggiamento del suo partito, impegnato in un’assemblea di “sei ore a confrontarsi democraticamente”, a quello della premier. “Speriamo che a differenza di oggi Meloni venga in Parlamento a confrontarsi sul paese reale e non sul cabaret“, ha dichiarato Schlein, accusando la Presidente del Consiglio di preferire comizi e battute di fronte a una “platea amica” piuttosto che affrontare le questioni concrete che affliggono i cittadini.

Nel suo discorso, la segretaria ha toccato temi come il carovita, invitando la premier a “uscire da Palazzo Chigi e andare a fare la spesa” per vedere come “il frigo degli italiani è vuoto”. Ha inoltre criticato la manovra economica del governo, definita a “crescita zero”, e ha puntato il dito contro l’aumento delle spese militari a discapito della sanità pubblica. Secondo Schlein, mentre il governo si concentra su riforme come il premierato e la legge elettorale, le vere priorità degli italiani, come sanità e caro vita, vengono trascurate.

Un duello a distanza che definisce la politica italiana

La rinnovata polemica sul confronto televisivo è l’ultimo capitolo di un duello a distanza che sta caratterizzando la legislatura. Da un lato, Giorgia Meloni, forte della sua posizione di governo, che comunica spesso attraverso i social media e partecipa a eventi selezionati. Dall’altro, Elly Schlein, che cerca di consolidare la sua leadership sull’opposizione e di porsi come unica, vera alternativa, insistendo sulla necessità di un dibattito pubblico diretto.

Il mancato duello televisivo, al di là delle responsabilità specifiche, ha evidenziato un cortocircuito nel rapporto tra politica e media, intrappolato tra le esigenze di spettacolarizzazione e le rigide normative della par condicio. La sfida lanciata da Schlein dall’assemblea del PD non è solo una mossa politica per mettere in difficoltà l’avversaria, ma anche un tentativo di riportare il dibattito su un terreno di confronto diretto sui contenuti, lontano da quella che lei definisce la “propaganda di Telemeloni”. Resta da vedere se, questa volta, l’invito verrà raccolto o se il “Paese reale” dovrà ancora attendere un confronto diretto tra le due leader.

Di veritas

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