TORINO – Una boccata d’ossigeno, una vittoria per scacciare i fantasmi e guardare al futuro con rinnovata fiducia. Il Torino di Marco Baroni batte di misura una coriacea Cremonese per 1-0, tornando al successo dopo quasi due mesi. A decidere la sfida dell’Olimpico Grande Torino, valida per la quindicesima giornata di Serie A, è una rete nel primo tempo di Nikola Vlasic, sempre più uomo simbolo di questa squadra. Una vittoria che arriva al termine di una settimana turbolenta, caratterizzata dallo scossone dirigenziale che ha visto l’esonero del direttore tecnico Davide Vagnati e il ritorno in granata di Gianluca Petrachi.
La cronaca della partita: un lampo di Vlasic decide il match
La partita si sblocca al 27′ del primo tempo: su un pallone vagante in area dopo un duello tra Zapata e Baschirotto, è il trequartista croato a essere il più lesto di tutti, battendo Audero con un destro potente e preciso che si insacca sul primo palo. Un gol che premia la crescita dei granata nel corso della prima frazione. Dopo una fase iniziale di studio, con la Cremonese apparsa più a suo agio, il Toro ha alzato il baricentro. Già al 20′, Ché Adams aveva scaldato i guantoni di Audero con una conclusione potente respinta di piede dal portiere grigiorosso. La reazione della Cremonese al gol subito è affidata a una spettacolare rovesciata di Bonazzoli, sulla quale però Paleari si è dimostrato attento.
Nella ripresa, i ritmi calano e le occasioni da gol diminuiscono. Il Torino gestisce il vantaggio, provando a colpire in contropiede, senza però trovare il colpo del k.o., soprattutto con Adams che al 70′ impegna nuovamente Audero con un tiro a giro. La Cremonese, dal canto suo, ci prova fino alla fine, alzando il proprio baricentro con i cambi operati da mister Nicola. L’occasione più ghiotta per i grigiorossi arriva nel finale con un tentativo di Moumbagna, che però non inquadra la porta. Il finale è concitato, con la Cremonese che protesta animatamente per un presunto tocco di mano in area di Simeone, ma dopo un check al VAR, l’arbitro Marinelli lascia correre, scatenando le ire della panchina ospite.
Le parole dei protagonisti: Baroni soddisfatto, Nicola recrimina
Nel post-partita, Marco Baroni ha espresso tutta la sua soddisfazione per la prestazione dei suoi uomini: “Abbiamo avuto un atteggiamento da Toro, è una vittoria di squadra. Non era una gara scontata, l’abbiamo affrontata come dovevamo”. Il tecnico ha sottolineato la crescita della squadra, capace di gestire i momenti di difficoltà: “All’inizio c’era un po’ d’ansia, poi ci siamo sciolti e abbiamo anche avuto le occasioni per raddoppiare. Non ricordo grandi occasioni per i nostri avversari: l’abbiamo gestita bene”. Baroni ha anche commentato il ritorno di Petrachi, accogliendo positivamente la richiesta del nuovo ds di dare di più: “Ha ragione, anche io devo migliorare e lo farò insieme a tutta la squadra”. Una menzione speciale per il portiere Alberto Paleari, tornato titolare e autore di una prova sicura: “Ci siamo guardati in faccia e abbiamo visto la classifica che si stava facendo brutta, ci siamo detti che questa sarebbe stata una gara da vincere a tutti i costi e l’abbiamo portata a casa”.
Di umore opposto Davide Nicola, grande ex della partita. L’allenatore della Cremonese non nasconde il rammarico per l’episodio del rigore non concesso nel finale: “Secondo me il fallo di mano di Simeone è punibile, aumenta l’ingombro e da regolamento doveva essere sanzionato, ma non è stato fischiato e lo accettiamo”. Nonostante la sconfitta, Nicola si tiene stretta la prestazione dei suoi: “Mi è piaciuto lo spirito e anche l’insoddisfazione dei ragazzi a fine gara, perché erano convinti di poter portare via punti. Dobbiamo migliorare nell’esperienza e nella mentalità, ma abbiamo dimostrato di essere competitivi”.
Lo scossone societario: l’era Petrachi-bis
La vittoria contro la Cremonese chiude una settimana iniziata con un vero e proprio terremoto societario. Il presidente Urbano Cairo ha deciso di esonerare il direttore tecnico Davide Vagnati dopo cinque anni, richiamando Gianluca Petrachi, già ds del Torino dal 2010 al 2019. Un ritorno a sorpresa, che ha diviso la tifoseria ma che, a detta dei protagonisti, potrebbe aver dato la scossa necessaria all’ambiente. Lo stesso Paleari, interrogato sulla questione, ha ammesso: “Lo abbiamo scoperto dai social, abbiamo messo delle regole ma non so se sia stato lo scossone per vincere oggi”. Le prime parole di Petrachi hanno subito messo in chiaro le sue intenzioni, chiedendo un maggiore impegno a tutta la squadra, allenatore compreso. Una richiesta subito recepita da Baroni, che si è detto pronto a lavorare ancora più duramente per migliorare il rendimento della squadra.
