Il tessuto della nostra società e del mondo del lavoro si presenta oggi come un mosaico complesso, un sistema di vasi comunicanti dove saperi, settori e fenomeni un tempo distinti si intrecciano in un dialogo continuo e ineludibile. Per orientarsi e prosperare in questo scenario in costante divenire, non è più sufficiente la padronanza di una singola disciplina; emerge, con forza crescente, la necessità di coltivare un bagaglio di competenze molteplici, una sorta di “polifonia” professionale. È in questo fertile terreno che germoglia la figura del professionista ibrido, un attore del cambiamento dotato di una mentalità aperta e flessibile, capace di danzare con agilità tra discipline, contesti e linguaggi eterogenei. A questa fondamentale trasformazione è dedicato il volume ‘Essere Ibridi – Professioni, Luoghi e Servizi’, un’opera corale curata da due figure di spicco del panorama culturale e psicologico italiano: Francesco De Biase, già dirigente dell’Area Attività Culturali della Città di Torino e autore di numerosi saggi sulle professioni culturali, e Alma Gentinetta, psicologa e psicoterapeuta.
Pubblicato dalla casa editrice Franco Angeli, il libro si propone come una bussola per navigare la complessità contemporanea, raccogliendo un prezioso mosaico di testimonianze dirette. Economisti, urbanisti, medici, educatori, artisti, psicologi, politici, funzionari pubblici, architetti, manager e insegnanti: un coro di voci provenienti da ambiti diversi racconta il proprio percorso, svelando le traiettorie, spesso non lineari, che li hanno portati a diventare “ibridi”. Ogni narrazione è un tassello che compone un quadro più ampio, offrendo esempi concreti di come la contaminazione tra saperi possa generare percorsi di crescita personale e professionale inaspettati e fecondi. Dalle loro esperienze affiora un messaggio univoco: la necessità impellente di superare i confini preordinati, di mettere in discussione ruoli e gerarchie consolidate per poter definire nuovi profili di persone, di professionisti e, in ultima analisi, di cittadini più consapevoli e partecipi.
Il Concetto di Ibridazione: Connettere Saperi per Generare Valore
Ma cosa si intende esattamente per “ibridazione” in questo contesto? Come spiega il volume, non si tratta di una semplice somma di competenze, ma di un processo dinamico che mira a connettere e integrare conoscenze, idee e visioni dell’uomo e della società. Il professionista ibrido, guidato da una visione che potremmo definire eco-sistemica, agisce come un catalizzatore, favorendo lo sviluppo di connessioni, ambienti e pratiche transdisciplinari. L’obiettivo non è raggiungere un punto fermo, un compromesso statico, ma innescare un processo ricorsivo di apprendimento e sviluppo, dove ogni acquisizione diventa il punto di partenza per nuove evoluzioni. Si tratta di una vera e propria arte della tessitura, che intreccia i fili di diverse discipline per creare un arazzo più ricco, resistente e significativo.
Dalla Teoria alla Pratica: Iniziative e Strumenti per l’Ibridazione
‘Essere Ibridi’ non si limita a una disamina teorica, ma affonda le radici nella concretezza, presentando iniziative che in Italia hanno già aperto la strada alla diffusione di pratiche e ambienti collaborativi. Un esempio su tutti è il Laboratorio nazionale Rimediare, un progetto che dimostra come l’approccio transdisciplinare possa essere un volano per lo sviluppo di comunità, luoghi e servizi innovativi, capaci di rispondere in modo più efficace alle sfide del presente.
Il volume, inoltre, si configura come una vera e propria guida per chiunque desideri intraprendere un percorso di ibridazione professionale. Offre al lettore una cassetta degli attrezzi ricca di metodologie e strumenti operativi, accompagnata da un’analisi lucida delle criticità e degli errori più comuni. Questo approccio pragmatico consente di affrontare il cammino verso l’ibridazione con maggiore consapevolezza, trasformando le sfide in opportunità di crescita.
Oltre il Lavoro Ibrido: Una Visione per il Futuro
È importante non confondere il concetto di “professionista ibrido” con la più diffusa nozione di “lavoro ibrido” (hybrid work), che si riferisce principalmente a un modello organizzativo flessibile che combina lavoro in presenza e da remoto. Sebbene entrambi i concetti riflettano un cambiamento epocale nel mondo del lavoro, quello di professionista ibrido ha una portata più profonda e culturale. Investe l’identità stessa del lavoratore, le sue competenze e la sua capacità di generare valore in un contesto interdipendente. Mentre il lavoro ibrido ridefinisce il “dove” e il “come” si lavora, la professionalità ibrida ridefinisce il “chi” e il “cosa”, promuovendo una cultura della collaborazione, della curiosità e dell’apprendimento continuo che travalica i confini aziendali per impattare l’intera società.
In conclusione, ‘Essere Ibridi’ si rivela una lettura essenziale per professionisti, studenti, manager e chiunque si interroghi sul futuro del lavoro e sul proprio ruolo in una società in rapida trasformazione. Il saggio di De Biase e Gentinetta non offre risposte preconfezionate, ma traccia una mappa, illumina un sentiero possibile: quello di un’umanità professionalmente più ricca, interconnessa e, in definitiva, più capace di affrontare le complesse e affascinanti sfide che ci attendono.
