LUBILNO, POLONIA – Cala il sipario sui Campionati Europei di nuoto in vasca corta 2025 e l’Italia festeggia un trionfo storico. All’Aquatic Centre di Lublino, la nazionale azzurra ha sigillato una settimana di gare eccezionale con un’ultima giornata da incorniciare, conquistando un bottino di 10 medaglie (5 ori, 1 argento e 4 bronzi) che ha permesso il sorpasso sull’Olanda e la vittoria finale nel medagliere. Un’impresa mai riuscita prima, che testimonia la forza e la profondità di un movimento in continua crescita. Il totale parla di 20 medaglie: 9 ori, 5 argenti e 6 bronzi.

Alberto Razzetti, il Re dei 400 Misti

Una delle stelle più brillanti dell’ultima serata è stata senza dubbio Alberto Razzetti. Il 26enne di Lavagna, già argento nei 200 misti, ha dominato la finale dei 400 misti, bissando il titolo continentale conquistato due anni fa a Otopeni. Nonostante la fatica di una finale dei 200 farfalla disputata meno di un’ora prima (conclusa al sesto posto), Razzetti ha nuotato una gara tatticamente perfetta, imponendo il suo ritmo fin dalle prime bracciate e chiudendo in 3’58″79, un tempo che non ha lasciato scampo agli avversari. “Volevo vincere e ho fatto la gara che volevo,” ha dichiarato a caldo, sottolineando la grande determinazione che lo ha portato sul gradino più alto del podio. La sua qualificazione alla finale era arrivata con il quarto tempo delle batterie (4’05″29), nuotato in apparente tranquillità per conservare le energie in vista del doppio impegno serale.

Le Staffette: un Dominio Azzurro

Le staffette si sono confermate un punto di forza eccezionale per l’Italia, salendo sul podio in ogni gara del programma, un risultato senza precedenti. La chiusura è stata in grande stile con l’oro della 4×50 mista maschile, il terzo titolo europeo consecutivo per il quartetto azzurro in questa specialità. Francesco Lazzari, Simone Cerasuolo, Simone Stefanì e Leonardo Deplano hanno fermato il cronometro a 1’30″49, precedendo Francia e Spagna. Una vittoria dal sapore speciale, ottenuta senza due colonne portanti come Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, a dimostrazione della vastità di talento a disposizione del CT Cesare Butini.

Anche la 4×50 mista femminile ha regalato grandi emozioni, conquistando una preziosa medaglia di bronzo. Costanza Cocconcelli, Irene Burato, Silvia Di Pietro e una strepitosa Sara Curtis hanno chiuso in 1’44″33, alle spalle di Olanda e Svezia. Un risultato che conferma la competitività di un gruppo solido e affiatato.

Un’ultima Giornata di Trionfi Individuali

La serata conclusiva è stata un susseguirsi di emozioni per i colori azzurri, con numerosi atleti protagonisti nelle finali individuali. Ecco un riepilogo dei principali risultati:

  • Sara Curtis: La diciannovenne piemontese è stata la “wonder woman” della giornata. Ha vinto l’oro nei 50 dorso stabilendo il nuovo record europeo in 25″49, e poco dopo ha conquistato l’argento nei 50 stile libero (23″41), dimostrando un talento e una resistenza fuori dal comune.
  • Simona Quadarella: La regina del mezzofondo ha aggiunto un altro oro alla sua collezione, trionfando nei suoi 1500 stile libero, titolo che le mancava in vasca corta.
  • Simone Cerasuolo e Nicolò Martinenghi: Doppietta azzurra nei 50 rana, con Cerasuolo che si è laureato campione d’Europa e Martinenghi che ha conquistato un ottimo bronzo.
  • Anita Gastaldi: Sorprendente medaglia di bronzo nei 200 farfalla, impreziosita dal nuovo record italiano in 2’04″07.
  • Francesco Lazzari: Oltre all’oro in staffetta, ha ottenuto un bronzo individuale nei 50 dorso con il tempo di 22″76.

Analisi di un Successo Storico

La vittoria nel medagliere non è un risultato estemporaneo, ma il frutto di una programmazione attenta e della crescita di un intero movimento. L’Italia del nuoto ha dimostrato a Lublino di possedere non solo punte di diamante di livello mondiale, ma anche una base solida e profonda, capace di essere competitiva in ogni specialità. Il successo delle staffette, in particolare, è l’emblema di una squadra unita e ricca di alternative. Questa affermazione, ottenuta nonostante assenze pesanti come quelle di Gregorio Paltrinieri e Benedetta Pilato, lancia un segnale forte in vista dei prossimi appuntamenti internazionali, consolidando l’Italia come una superpotenza del nuoto mondiale.

Di nike

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