MILANELLO – Suona la carica, ma allo stesso tempo getta uno sguardo lucido e strategico sul campionato. Massimiliano Allegri, alla vigilia della delicata sfida in trasferta contro il Torino, non si nasconde e, come sua consuetudine, offre una lettura chiara e diretta della corsa Scudetto. “Inter e Napoli sono le più attrezzate per vincere il campionato”, ha dichiarato il tecnico rossonero in conferenza stampa, parole che pesano e che definiscono una griglia di partenza chiara nella sua mente per la volata finale. Un’investitura per le rivali che, però, non suona come una resa, ma piuttosto come uno stimolo per il suo Milan.

Un campionato “anomalo” e la necessità di restare agganciati

Secondo l’analisi di Allegri, l’attuale classifica, caratterizzata da una grande ressa nelle posizioni di vertice con tante squadre racchiuse in una manciata di punti, rappresenta “un’anomalia”. Una situazione destinata a cambiare: “Ad un certo punto, la classifica si allungherà e dovremo avere la forza di restare lì”. È questo il mantra che il tecnico livornese ripete ai suoi. La partita di domani contro il Torino, posticipo della 14ª giornata, assume quindi un’importanza capitale non solo per i tre punti in palio, ma per il segnale da inviare al campionato. “Domani sarà importante per la classifica”, ha ribadito con forza.

Il Milan, attualmente in testa alla classifica a pari punti con il Napoli ma con una differenza reti leggermente favorevole, sa di non poter commettere passi falsi. La vittoria dell’Inter sul Como ha messo ulteriore pressione ai rossoneri, chiamati a rispondere colpo su colpo per mantenere il primato e gestire la pressione da prima della classe.

Gennaio, il mese della verità

Lo sguardo di Allegri è già proiettato al futuro imminente, a un periodo che si preannuncia campale per le ambizioni del Diavolo. “Da oggi fino a fine gennaio sarà un periodo dove la classifica verrà delineata. Dovremo essere bravi a restare nelle prime quattro”, ha spiegato l’allenatore. Un obiettivo minimo, quello della zona Champions, che nasconde la volontà di lottare fino alla fine per il bersaglio grosso. Il calendario di gennaio si preannuncia fitto di impegni, con sfide delicate in campionato e le ultime decisive gare della fase a gironi di Champions League.

L’analisi della squadra: tra certezze e punti da migliorare

Nella conferenza stampa, Allegri ha toccato diversi temi legati alla condizione della sua squadra. Ha sottolineato la necessità di migliorare la percentuale realizzativa e di essere più concreti sotto porta. Un focus particolare è stato posto sui gol dei centrocampisti: “Eravamo partiti bene con Loftus-Cheek, poi ci siamo fermati. Arriveranno perché è nelle loro caratteristiche”, ha affermato con fiducia, chiedendo un contributo maggiore anche sulle palle inattive.

Non sono mancate parole di elogio per singoli giocatori, ma anche di sprone. Su Ruben Loftus-Cheek, ad esempio, ha detto: “È uno che si deve convincere ancor di più delle sue qualità”. Importanti anche le considerazioni sul reparto offensivo, con la speranza di recuperare al più presto un giocatore chiave come Gimenez. Sulla condizione generale della squadra, Allegri si è mostrato insoddisfatto, ma in senso positivo: “Tutti dobbiamo essere insoddisfatti: è l’unico modo per aver voglia di migliorare sempre”.

La sfida al Torino: un tabù da sfatare

La partita contro il Torino di Baroni non sarà una passeggiata. Allegri ha messo in guardia i suoi, ricordando i precedenti negativi in casa dei granata: “Negli ultimi 3 anni a Torino abbiamo perso tre volte. Bisogna affrontarli con umiltà, con la testa giusta e con concretezza”. I numeri parlano chiaro: una sola vittoria rossonera nelle ultime dieci trasferte a Torino, a fronte di sei pareggi e cinque sconfitte. Servirà un Milan solido, cinico e consapevole delle difficoltà per invertire questo trend e lanciare un messaggio inequivocabile alle rivali designate, Inter e Napoli. La corsa Scudetto entra nel vivo, e il Milan di Allegri è pronto a recitare il suo ruolo da protagonista, senza paura ma con la pragmatica consapevolezza che ogni punto, da qui alla fine, peserà come un macigno.

Di nike

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