Una giornata di contrattazioni a due facce per la Borsa di Milano, che archivia la seduta in territorio leggermente negativo, con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,1%. A pesare sul listino principale di Piazza Affari è stata soprattutto la debolezza del settore bancario, scosso dalle recenti vicende giudiziarie che coinvolgono Monte dei Paschi di Siena. In controtendenza, invece, il comparto tecnologico, trainato dal rally di Stm, che ha beneficiato di un giudizio positivo da parte degli analisti.

Stabile il mercato obbligazionario, con lo spread tra Btp e Bund tedesco che si attesta a 69 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano si è posizionato al 3,45%, riflettendo un clima di relativa calma sul fronte del debito sovrano, nonostante le tensioni settoriali in Borsa.

Il caso Mps e l’impatto sul settore bancario

A catalizzare l’attenzione degli investitori è stata la performance negativa di Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps), che ha chiuso in calo dell’1,9%. Il titolo risente delle preoccupazioni alla vigilia di un importante Consiglio di Amministrazione, chiamato a fare il punto dopo le notizie relative a un’indagine avviata dalla Procura di Milano. L’inchiesta, che ipotizza i reati di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza, riguarda l’operazione di offerta pubblica di scambio (Ops) con cui Mps ha acquisito il controllo di Mediobanca. Nel registro degli indagati figurano nomi di primo piano della finanza italiana, tra cui l’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio. Secondo l’ipotesi accusatoria, vi sarebbe stato un “concerto occulto” non dichiarato alle autorità di vigilanza (Consob e Bce) per orchestrare la scalata.

L’incertezza generata da questa vicenda si è propagata a macchia d’olio su tutto il comparto bancario. Le vendite hanno colpito anche Banco Bpm (-1,4%) e Popolare di Sondrio (-1,3%). Segno meno anche per Bper Banca (-1%), Unicredit (-0,7%), Mediobanca (-0,6%) e Intesa Sanpaolo (-0,4%). Questa debolezza diffusa testimonia come le preoccupazioni per la stabilità e la trasparenza di un singolo istituto possano avere ripercussioni sistemiche, minando la fiducia degli investitori nell’intero settore.

Stm brilla nel Ftse Mib: la promozione di Banca Akros

In netto contrasto con il clima pesante del settore creditizio, il titolo Stmicroelectronics (Stm) ha messo a segno un rialzo del 3%, risultando tra i migliori del listino principale. A spingere gli acquisti è stata la decisione di Banca Akros di migliorare il proprio giudizio sul titolo. Gli analisti hanno alzato la raccomandazione da “neutral” ad “accumulate”, ritoccando al rialzo anche il prezzo obiettivo a 25 euro. La revisione positiva è motivata dalle nuove stime sul mercato globale dei semiconduttori e dal sentiment favorevole che circonda il settore tecnologico, in particolare nei segmenti automotive e industrial, dove Stm vanta una forte esposizione. L’ottimismo è alimentato anche dalle dichiarazioni positive provenienti dai concorrenti statunitensi, che segnalano una ripresa della domanda.

Le altre performance di rilievo a Piazza Affari

Oltre a Stm, la seduta ha riservato spunti positivi anche per altri titoli industriali e del lusso. Tra le blue chip in rialzo si segnalano:

  • Stellantis: in crescita dell’1%, il colosso automobilistico continua a beneficiare di un sentiment positivo, sostenuto anche da recenti upgrade da parte di case d’affari.
  • Amplifon: il titolo ha guadagnato lo 0,9%, mostrando una buona tenuta.
  • Prysmian: la società attiva nel settore dei cavi ha registrato un progresso dello 0,7%.
  • Leonardo: in rialzo dello 0,6%, il gruppo della difesa e aerospazio ha mostrato solidità.

Queste performance evidenziano una certa selettività da parte degli investitori, che in una fase di incertezza tendono a premiare le società con fondamentali solidi e prospettive di crescita chiare, al di fuori dei settori più esposti a rischi specifici come quello bancario.

Di atlante

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