Roma – Una fumata bianca pone fine a mesi di incertezza per centinaia di lavoratori. È stato raggiunto presso la sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) l’accordo sulla complessa vertenza di Yoox Net-a-Porter (YNAP), il gigante dell’e-commerce di moda. L’intesa, frutto di un serrato confronto tra l’azienda, le organizzazioni sindacali e le istituzioni, scongiura la procedura di licenziamento collettivo avviata lo scorso settembre, che inizialmente coinvolgeva 211 dipendenti tra le sedi di Bologna e Milano.
Un sospiro di sollievo per gran parte della forza lavoro, in prevalenza femminile, che da mesi viveva con la spada di Damocle di un possibile esubero. La mediazione del governo, guidata dal ministro Adolfo Urso, è stata cruciale per arrivare a una soluzione che lo stesso ministro ha definito “una vittoria per le lavoratrici e i lavoratori Yoox, frutto di mesi di impegno costante al fianco delle parti sociali“.
Il Contesto della Crisi: da “Unicorno” a Vertenza Nazionale
Per comprendere la portata di questo accordo, è necessario fare un passo indietro. Yoox, fondata a Bologna nel 2000 da Federico Marchetti, è stata a lungo celebrata come il primo “unicorno” italiano, una startup capace di raggiungere la valutazione di un miliardo di dollari, rivoluzionando il mondo della moda online. Dopo la fusione con la rivale britannica Net-à-Porter nel 2015 e l’acquisizione da parte del colosso svizzero del lusso Richemont nel 2018, l’azienda ha affrontato una fase complessa. Recentemente, è passata sotto il controllo del gruppo tedesco LuxExperience, che gestisce anche la piattaforma Mytheresa.
La nuova proprietà, citando perdite significative negli ultimi due esercizi e la necessità di una riorganizzazione per recuperare crescita e solidità finanziaria, aveva annunciato a inizio settembre un piano di esuberi che ha immediatamente scatenato la reazione dei sindacati e dei lavoratori, con scioperi e presidi, in particolare presso l’hub logistico dell’Interporto di Bologna.
I Dettagli dell’Accordo: Meno Esuberi e Ammortizzatori Sociali
L’intesa raggiunta a Roma segna un punto di svolta significativo rispetto allo scenario iniziale. I punti cardine dell’accordo, che ora dovrà essere sottoposto al voto dei lavoratori, prevedono:
- Ritiro della procedura di licenziamento collettivo: L’azienda ha formalmente annullato la procedura avviata ai sensi della Legge 223/91.
- Riduzione degli esuberi: Il numero di esuberi strutturali è stato ridotto di circa 70 unità, passando dai 211 iniziali a circa 140-145.
- Percorso non traumatico: Per gestire le uscite rimanenti, si farà ricorso ad ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione, e a un piano di incentivazione all’esodo su base volontaria. Chi sceglierà l’uscita volontaria potrà beneficiare di un incentivo economico significativo, che in alcuni casi potrebbe arrivare fino a 24 mensilità.
- Continuità sul territorio: L’accordo ribadisce l’importanza strategica dell’Italia e in particolare del polo di Bologna, garantendo la continuità delle attività aziendali.
Questo risultato è stato possibile grazie alla mobilitazione dei lavoratori e a un approccio collaborativo tra le parti, come sottolineato da diverse istituzioni, tra cui la Regione Emilia-Romagna, che ha insistito per l’applicazione di un metodo basato sul dialogo, come previsto dal Patto per il Lavoro e per il Clima regionale.
Le Reazioni delle Parti Coinvolte
La soddisfazione per l’esito della trattativa è trasversale. Il Ministro Adolfo Urso ha parlato di “un successo frutto di un lavoro di squadra che conferma come il metodo del Mimit, fondato sul confronto autentico e su un percorso condiviso, rappresenti la strada giusta per rilanciare l’industria e garantire la tutela dell’occupazione“.
Anche LuxExperience, la società controllante, ha espresso soddisfazione, definendo l’accordo “equilibrato, in grado di tutelare le persone e sostenere il ritorno a una crescita solida“. L’azienda ha ringraziato tutte le parti coinvolte per la collaborazione e ha confermato l’impegno a rafforzare la propria presenza in Italia, considerata un hub strategico.
Le organizzazioni sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs) hanno espresso un giudizio positivo sull’ipotesi di accordo, sottolineando come si siano centrati obiettivi fondamentali quali l’attivazione degli ammortizzatori sociali e la massima salvaguardia possibile dei livelli occupazionali. Ora la parola passa alle assemblee dei lavoratori, chiamati a ratificare l’intesa.
Uno Sguardo al Futuro
Chiusa la fase più critica della vertenza, l’attenzione si sposta ora sul futuro industriale e commerciale di Yoox. L’impegno congiunto di azienda, sindacati e istituzioni sarà finalizzato al pieno rilancio produttivo dell’azienda. La sfida per YNAP sarà quella di navigare un mercato dell’e-commerce del lusso sempre più competitivo, che dopo i fasti del periodo pandemico sta affrontando una fase di assestamento. L’accordo raggiunto rappresenta una base solida da cui ripartire, un compromesso che, pur non indolore, ha saputo proteggere il tessuto sociale e occupazionale, dimostrando l’efficacia del dialogo nelle relazioni industriali.
