Roma – L’Italia si afferma come una vera e propria superpotenza nell’organizzazione di grandi eventi sportivi, seconda a livello mondiale solo agli Stati Uniti. È questo il messaggio forte e chiaro lanciato dal neopresidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), Luciano Buonfiglio, durante la prestigiosa cerimonia di presentazione del Giro d’Italia 2026, tenutasi all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma. “L’Italia è il secondo Paese al mondo per l’organizzazione dei grandi eventi. Davanti a noi solo gli Stati Uniti, ma ci stiamo arrivando e lo faremo meglio di loro perché uniamo territorio, passione e competenze. Insomma, l’Italian style“, ha dichiarato con orgoglio Buonfiglio, delineando una visione ambiziosa per il futuro dello sport tricolore.

Le parole di Buonfiglio, eletto alla guida del CONI nel giugno 2025 succedendo a Giovanni Malagò, non sono solo una dichiarazione d’intenti, ma poggiano su solide basi. Il nostro Paese ha dimostrato negli anni una capacità organizzativa eccezionale, capace di attrarre manifestazioni di caratura mondiale e di generare un impatto economico e sociale di vasta portata. Lo “sport system” italiano, come evidenziato da recenti studi, vale circa 100 miliardi di euro, con un impatto sul PIL nazionale stimato tra il 3 e il 4%. Ogni milione di euro investito dal settore pubblico è in grado di attrarne 8 da privati, generando ricavi complessivi per 21 milioni. Un volano economico straordinario, alimentato da un turismo sportivo che da solo produce oltre 7 miliardi di valore all’anno.

Il Giro d’Italia: Vetrina dell’Eccellenza Italiana

La presentazione del Giro d’Italia 2026, che prenderà il via per la sedicesima volta dall’estero, precisamente dalla Bulgaria, è stata la cornice perfetta per queste riflessioni. La Corsa Rosa, definita da Buonfiglio “la storia d’Italia“, non è solo un evento ciclistico di primo piano, ma una straordinaria piattaforma di promozione del territorio e del Made in Italy. Urbano Cairo, presidente di RCS MediaGroup, ha quantificato l’impatto economico dell’ultima edizione in 2,1 miliardi di euro, considerando l’evento e i 18 mesi successivi, sottolineando come la manifestazione generi esportazioni e un indotto turistico fondamentale.

Anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha ribadito il concetto, definendo il Giro “patrimonio nazionale” e un esempio di come la tradizione possa rinnovarsi guardando al futuro. Il vicepremier Antonio Tajani ha ulteriormente rafforzato questa visione, nominando il Giro “Ambasciatore dello Sport Italiano nel Mondo”, un veicolo di diplomazia e crescita.

Un Futuro Ricco di Sfide e Opportunità

L’orizzonte per l’Italia è denso di appuntamenti di rilievo che confermano la sua centralità nel panorama sportivo internazionale:

  • Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026: Un evento che promette un impatto economico diretto di 5,3 miliardi di euro e che punta sulla sostenibilità e sull’eredità territoriale.
  • Giubileo 2025: Sebbene di natura religiosa, avrà un impatto enorme anche sul turismo e sulla logistica della capitale, con 35 milioni di visitatori attesi.
  • Giochi del Mediterraneo a Taranto 2026: Un’altra importante manifestazione multisportiva che porterà lustro al Sud Italia.

Questi eventi non sono solo vetrine, ma catalizzatori di investimenti, riqualificazione infrastrutturale e promozione internazionale, capaci di generare valore a lungo termine.

L’Importanza del Movimento Femminile

Nel suo intervento, il presidente Buonfiglio ha voluto porre un accento particolare sull’importanza crescente del movimento femminile. “Voglio poi sottolineare l’importanza del movimento femminile nella Corsa Rosa. Un evento che ha dimostrato quanta cultura in più si sia fatta in Italia verso le donne“. Questa dichiarazione si inserisce in un contesto di grande attenzione da parte del CONI verso la parità di genere. La presentazione congiunta del Giro d’Italia e del Giro d’Italia Women è un segnale tangibile di questo impegno, che mira a superare gli stereotipi e a promuovere la partecipazione femminile a tutti i livelli, dai ruoli dirigenziali alla pratica sportiva. Un percorso culturale, prima ancora che sportivo, che vede l’Italia in prima linea per costruire un futuro più equo e inclusivo.

In conclusione, l’Italia dello sport guarda al futuro con fiducia e ambizione. La sfida agli Stati Uniti è lanciata, non solo sul piano quantitativo, ma qualitativo: l’“Italian style”, fatto di passione, competenza e un patrimonio territoriale e culturale ineguagliabile, è pronto a conquistare la vetta del mondo.

Di nike

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