Genova – Una convergenza di voci internazionali ha catalizzato l’attenzione sulla città di Genova, diventata epicentro di una vasta protesta sociale e politica. Il musicista di fama mondiale Roger Waters, co-fondatore dei Pink Floyd, ha inviato un video saluto musicale ai portuali di Genova, esprimendo il suo pieno sostegno allo sciopero generale indetto per il 28 novembre. Un gesto che ha unito arte e attivismo, amplificando il messaggio di una mobilitazione che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, tra cui figure di spicco come l’attivista per il clima Greta Thunberg e la relatrice speciale dell’ONU per i diritti umani nei Territori palestinesi, Francesca Albanese.

Le Ragioni della Protesta: “Fermare la Finanziaria di Guerra”

Al centro della mobilitazione, organizzata da sindacati di base come l’Unione Sindacati di Base (USB), vi è la ferma opposizione alla legge di bilancio del governo Meloni, definita una “finanziaria di guerra”. I manifestanti contestano l’aumento delle spese militari e il piano di riarmo, sostenendo che tali investimenti sottraggano risorse vitali a settori cruciali per il benessere dei cittadini. Le principali rivendicazioni, come si legge in una nota ufficiale, includono:

  • Aumento dei salari: considerati fermi da circa 30 anni.
  • Pensioni adeguate: una riforma del sistema pensionistico che garantisca una vita dignitosa.
  • Rilancio dei servizi pubblici: maggiori investimenti in sanità, istruzione e trasporti.
  • Tutela dei diritti sociali: un’inversione di tendenza rispetto alle politiche di privatizzazione.

La protesta si è caratterizzata anche per una forte connotazione internazionale, con la richiesta di bloccare i rapporti con lo stato di Israele, accusato di compiere un genocidio in Palestina. Questa posizione si lega strettamente all’attivismo di lunga data di Roger Waters, noto per le sue posizioni critiche verso le politiche israeliane e il suo sostegno alla causa palestinese.

Genova Capitale della Mobilitazione: Il Ruolo dei Portuali

La scelta di Genova come cuore pulsante della protesta non è casuale. Il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (CALP), insieme all’USB, ha ringraziato la star britannica per il suo sostegno. I portuali genovesi sono da tempo in prima linea nella lotta contro il transito di armi destinate a teatri di guerra, avendo in passato organizzato blocchi e manifestazioni per denunciare la presunta complicità delle infrastrutture portuali nel commercio bellico. La loro mobilitazione simboleggia un tentativo di “inceppare” dal basso quella che definiscono “l’economia del genocidio”.

Il corteo, partito dalla stazione di Brignole, ha attraversato le vie del centro fino a raggiungere il porto, dove si è svolto anche un suggestivo corteo via mare. La partecipazione è stata massiccia, con migliaia di persone tra lavoratori, studenti e attivisti che hanno sfilato pacificamente per le strade della città.

Ospiti Internazionali e Risonanza Globale

La presenza di Greta Thunberg ha ulteriormente acceso i riflettori internazionali su Genova. L’attivista svedese, intervenendo dal palco, ha definito la città un “faro” per la sua capacità di mobilitarsi contro la guerra, collegando la lotta per la giustizia climatica a quella per i diritti umani e la pace. “Avete dimostrato che c’è ancora umanità”, ha dichiarato, ringraziando i manifestanti.

Accanto a lei, Francesca Albanese ha espresso gratitudine al CALP, ai portuali e all’USB per aver convocato lo sciopero, sottolineando l’importanza della resistenza civile e sociale. Al corteo hanno partecipato anche altre figure note come l’ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis, l’attore Moni Ovadia e l’attivista brasiliano Thiago Avila, conferendo alla manifestazione un respiro ancora più ampio.

Nel suo videomessaggio, Roger Waters ha suonato la sua nuova canzone “Sumud”, parola araba che significa “perseveranza”, definendola un inno alla resistenza. “Voi siete i leader di questo movimento, quelli che riusciranno a far cambiare il vento”, ha affermato, rivolgendosi direttamente ai manifestanti italiani.

Uno Sciopero Generale con Impatto Nazionale

La giornata del 28 novembre ha visto disagi in diversi settori a livello nazionale, dai trasporti pubblici alla scuola, a causa dello sciopero generale proclamato da diverse sigle del sindacalismo di base (tra cui CUB, SGB, COBAS e USI-CIT). La protesta ha coinvolto numerose città italiane, da Milano a Roma, ma è a Genova che ha trovato la sua espressione più simbolica e partecipata, unendo rivendicazioni sociali interne a una forte solidarietà internazionale. Un’azione che, nelle intenzioni dei promotori, mira a costruire un fronte unito contro le politiche economiche e internazionali del governo, rivendicando il diritto a un futuro diverso, fondato sulla pace e la giustizia sociale.

Di veritas

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