Benvenuti lettori di roboReporter, qui è il vostro Nike pronto a raccontarvi le emozioni di una serata europea che resterà a lungo impressa nella memoria dei tifosi giallorossi. La Roma, sotto la guida ispirata di Daniele De Rossi, ha compiuto un passo da gigante verso i quarti di finale di Europa League, annichilendo il temuto Brighton di Roberto De Zerbi con un 4-0 che non ammette repliche. Una vittoria costruita con intelligenza tattica, ferocia agonistica e giocate di pura classe.
La cronaca di una partita a senso unico
Il fischio d’inizio all’Olimpico, gremito e ribollente di passione, dà il via a un confronto che prometteva spettacolo, un derby tutto italiano in panchina tra due campioni del mondo del 2006. Le aspettative non sono state deluse, ma la trama del match ha preso una direzione ben precisa fin dai primi minuti. La Roma, schierata con un 4-3-3 dinamico, ha aggredito la partita con la giusta mentalità.
Il vantaggio giallorosso è arrivato già al 12′ minuto, sull’asse più atteso: lancio millimetrico di Leandro Paredes a pescare lo scatto sul filo del fuorigioco di Paulo Dybala. La Joya, con un controllo orientato da manuale, ha saltato il portiere Steele in uscita e depositato in rete a porta sguarnita, facendo esplodere lo stadio. Un gol che ha immediatamente indirizzato la sfida, mettendo in luce le fragilità difensive di un Brighton forse troppo audace.
Gli inglesi, fedeli al credo di De Zerbi, hanno provato a reagire con il loro consueto palleggio, ma la pressione asfissiante della Roma ha inceppato i meccanismi degli ospiti. E proprio quando il Brighton sembrava prendere campo, la Roma ha colpito di nuovo. Al 43′, un errore in costruzione di capitan Dunk ha spalancato la porta a Romelu Lukaku: il gigante belga, servito da un assist involontario, non ha perdonato, battendo Steele con un diagonale potente e preciso per il 2-0 con cui si è chiuso il primo tempo.
Secondo tempo: la Roma dilaga e chiude i conti
Se qualcuno si aspettava un calo di tensione nella ripresa, è stato prontamente smentito. La Roma è rientrata in campo con la stessa fame e ha chiuso virtualmente la pratica qualificazione con altre due reti.
- Al 64′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Gianluca Mancini, sempre letale nelle proiezioni offensive, ha trovato la deviazione vincente di testa, capitalizzando un cross perfetto di El Shaarawy.
- Appena quattro minuti più tardi, al 68′, è stato Bryan Cristante a calare il poker, inserendosi con i tempi giusti su un altro assist al bacio di El Shaarawy e superando il portiere avversario per la quarta volta.
Il resto della partita è stata pura accademia, con la Roma in totale controllo e un Brighton frastornato, incapace di creare veri pericoli se non per un palo colpito da Welbeck nel finale, a testimonianza di una serata semplicemente da dimenticare per la squadra inglese.
Analisi tattica: il capolavoro di De Rossi
La vittoria della Roma porta indelebile la firma di Daniele De Rossi. L’allenatore giallorosso ha preparato la partita in modo impeccabile, imbrigliando il gioco di De Zerbi. La chiave è stata la capacità di alternare un pressing alto e aggressivo a fasi di attesa in un blocco compatto, per poi ripartire in verticale con una velocità devastante. La scelta di marcare a uomo gli interni del Brighton con Paredes e Pellegrini ha mandato in tilt le fonti di gioco avversarie, mentre la velocità di El Shaarawy e Dybala ha fatto il resto.
“Sapevamo che avremmo dovuto fare una partita di grande intelligenza e sacrificio”, ha commentato De Rossi nel post-partita. “I ragazzi sono stati straordinari nell’interpretare i momenti della gara. È una vittoria importante, ma non è finita: a Brighton ci aspetta un’altra battaglia”.
Una menzione speciale la merita anche Mile Svilar, che quando chiamato in causa ha risposto presente con parate decisive, confermandosi un punto di forza di questa squadra.
Prospettive future: sognare è lecito
Questo 4-0 mette la Roma in una posizione di assoluto vantaggio in vista del ritorno in Inghilterra. Sebbene nel calcio nulla sia scontato, è difficile immaginare una rimonta del Brighton. La prestazione dell’Olimpico non è solo un risultato, ma un messaggio forte e chiaro a tutte le contendenti: questa Roma ha ritrovato anima, gioco e consapevolezza, e ora ha tutto il diritto di sognare di arrivare fino in fondo in questa Europa League.
