MONTEPULCIANO – In un clima di grande partecipazione, con oltre novecento persone presenti, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha chiuso la tre giorni di lavori di “Costruire l’alternativa” a Montepulciano. Un evento denso di dibattiti e incontri, organizzato dalle aree del partito che l’hanno sostenuta nel suo percorso verso la segreteria, per definire le linee guida della proposta politica del campo progressista in vista delle future sfide elettorali.

Il PD come “perno fondamentale” dell’alleanza

Dal palco allestito nei giardini di Poggiofanti, Schlein ha rivendicato con forza il ruolo del suo partito: “Il Pd è un perno fondamentale di questa alleanza, un ruolo costruito sul campo, tornata dopo tornata“. La segretaria ha sottolineato come il percorso della coalizione non parta da zero, ma da basi solide costruite attraverso “tante proposte legislative che hanno unito i gruppi della coalizione progressista” e le piazze organizzate insieme. Un lavoro collettivo che, secondo Schlein, ha permesso al PD di superare le difficoltà del 2022 e di crescere, diventando la principale forza di opposizione con 3,2 milioni di voti tra le elezioni regionali del 2024 e 2025.

Nel suo intervento, ha inoltre voluto ringraziare Stefano Bonaccini, evidenziando come l’unità ritrovata sia il frutto di un impegno comune. Un messaggio di coesione interna fondamentale, in un partito che si vuole distinguere dai “partiti personali” o “caserma”, per essere invece una “comunità aperta dove tutti sono chiamati a partecipare alle decisioni“.

Una proposta aperta e fondata sull’ascolto

Guardando al futuro, la leader Dem ha tracciato la rotta per la costruzione di un’alternativa credibile al governo di destra. “Serve una proposta che sappia unire più voci e culture, anche personalità fuori da noi“, ha affermato Schlein. La chiave, secondo la segretaria, risiede nella definizione di una “cornice valoriale per il progetto che dobbiamo costruire anche con le altre forze di opposizione“. Un processo che non può prescindere da un “percorso di ascolto nel paese“, per intercettare i bisogni reali dei cittadini e costruire un programma condiviso.

Questo approccio inclusivo è stato ribadito anche nel suo impegno a salvaguardare il pluralismo interno al partito: “Continuerò a essere la segretaria di tutti e a salvaguardarne il pluralismo. Mi sento figlia di tutte le culture politiche che hanno fondato questo partito“, ha dichiarato, presentandosi come sintesi proiettata al futuro delle diverse anime Dem.

I temi al centro del dibattito

La kermesse di Montepulciano, che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti di spicco del partito, sindaci, amministratori e rappresentanti della società civile, è stata l’occasione per affrontare i temi cruciali dell’agenda politica. Tra i panel in programma, si è discusso dei “compiti dei progressisti nel disordine globale” e dello “Stato di diritto, verso il referendum costituzionale“. Al centro del dibattito anche il lavoro, con il confronto tra sindacati e Confindustria sul salario minimo e sulla contrattazione, la sanità pubblica, la sicurezza e l’attuazione del PNRR.

  • Lavoro: Si è ribadita la necessità del salario minimo, pur riconoscendo che non sia l’unica soluzione per contrastare il lavoro povero.
  • Giustizia: Forte attenzione al prossimo referendum sulla riforma della giustizia.
  • Sanità: È stata denunciata la rinuncia alle cure da parte di milioni di italiani, indicando la difesa della sanità pubblica come terreno di convergenza per le opposizioni.
  • Sicurezza: Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha sottolineato l’urgenza di inserire il tema della sicurezza nel programma nazionale, accusando il governo di non fare abbastanza contro i reati predatori.

L’evento ha visto anche un forte messaggio di solidarietà al quotidiano “La Stampa” dopo una recente irruzione, definita da Schlein “violenta e inaccettabile”, a riprova dell’importanza della libertà di stampa come presidio democratico.

Prospettive future: unire per vincere

L’obiettivo dichiarato a Montepulciano è chiaro: rafforzare la leadership di Elly Schlein e consolidare il partito in vista delle elezioni politiche del 2027. Le diverse anime della maggioranza interna, da AreaDem di Franceschini ai Dems di Orlando, si sono riunite per “rafforzare la costruzione di una alternativa plurale, credibile, alla peggiore destra della storia del Paese“. Un percorso che, come sottolineato da più voci, richiede “nettezza” e la capacità di definire posizioni chiare per offrire agli elettori scelte riconoscibili.

L’appello all’unità, rivolto non solo all’interno del PD ma a tutte le forze di opposizione, è stato il filo conduttore dell’intervento di Schlein, che vede nell’unione un “dovere morale” per l’Italia. Un’unità da costruire partendo dai contenuti e dalle battaglie comuni, per trasformare un campo largo di alleanze in un progetto politico vincente.

Di veritas

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