Dal palco del Festival della Narrazione di Gaeta, un annuncio che scuote il mondo dello sport paralimpico e riaccende i riflettori su una delle sue atlete più amate e resilienti. Monica Graziana Contrafatto, la bersagliera che ha trasformato le ferite di guerra in medaglie e ispirazione, ha scelto di rimettersi in gioco. A poco più di un anno dal bronzo conquistato nei 100 metri T63 ai Giochi di Parigi 2024, che sembrava aver calato il sipario sulla sua straordinaria carriera, l’atleta siciliana ha annunciato di voler puntare a un nuovo, incredibile traguardo: le Paralimpiadi di Los Angeles 2028.
“Ho ripreso ad allenarmi da un paio di settimane, dopo un anno di inattività. È stata durissima. Sento che il meglio deve ancora venire. Vorrei partecipare ai Giochi del 2028”, ha dichiarato con la grinta che la contraddistingue, ospite dell’evento “Sport, storia, Gaeta: il Festival della Narrazione”. Una decisione che testimonia una forza d’animo incrollabile e un amore viscerale per l’atletica, la disciplina che le ha regalato una seconda vita.
Una Carriera Nata dalla Sofferenza e dalla Speranza
La storia di Monica Contrafatto è un potente inno alla vita e alla capacità di rialzarsi. Nata a Gela nel 1981, Caporal Maggiore Scelto dell’Esercito, la sua esistenza è cambiata per sempre il 24 marzo 2012. Durante una missione di pace in Afghanistan, fu vittima di un attacco di mortaio alla base italiana che le causò gravi ferite e l’amputazione della gamba destra. Ma è stato proprio dal letto di un ospedale, durante la convalescenza, che è nata la scintilla. Guardando in televisione le imprese di Martina Caironi alle Paralimpiadi di Londra 2012, Monica promise a se stessa che un giorno sarebbe stata anche lei su quella pista.
E così è stato. Grazie a una determinazione fuori dal comune, ha trasformato il dolore in energia pura. Nel 2015 è stata la prima donna soldato dell’Esercito Italiano a ricevere la Medaglia al Valore dell’Esercito. Parallelamente, ha intrapreso la sua carriera nell’atletica paralimpica, specializzandosi nei 100 metri piani. I risultati non hanno tardato ad arrivare:
- Bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016
- Bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo 2020
- Bronzo ai Mondiali di Parigi 2023
- Bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024
Il Trio delle Meraviglie e la Storia dell’Atletica Italiana
Il nome di Monica Contrafatto è indissolubilmente legato a uno dei momenti più iconici dello sport italiano. Alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, insieme alle compagne Ambra Sabatini e Martina Caironi, è stata protagonista di una storica tripletta azzurra nei 100 metri T63. Un podio interamente tricolore che ha emozionato il mondo intero, diventando simbolo di tenacia, amicizia e del trionfo dello sport. Quell’immagine, con le tre atlete avvolte nella bandiera italiana, è entrata di diritto nella storia, replicata poi anche ai Mondiali di Parigi del 2023.
Il Festival di Gaeta: Cornice di Storie e Ispirazioni
La scelta di annunciare il suo ritorno proprio a Gaeta non è casuale. Il “Festival della Narrazione-Sportivamente”, in corso fino a domani, si sta affermando come un importante punto di incontro per atlete e atleti di spicco del panorama olimpico e paralimpico. Un evento che celebra lo sport non solo per i risultati agonistici, ma come veicolo di storie, valori e resilienza. La testimonianza di Monica Contrafatto si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo un esempio potente di come le sfide della vita possano essere trasformate in nuove, grandi opportunità.
Verso Los Angeles 2028: Una Nuova Sfida
La strada verso i Giochi di Los Angeles è lunga e impegnativa. Monica Contrafatto avrà 47 anni nel 2028, ma l’età, per chi ha superato prove ben più ardue, sembra essere solo un numero. La ripresa degli allenamenti dopo un anno di stop sarà dura, come lei stessa ha ammesso, ma la motivazione è più forte che mai. L’Italia intera farà il tifo per lei, per questa atleta straordinaria che continua a insegnarci che i limiti esistono solo per essere superati e che, a volte, il meglio deve davvero ancora venire.