Amsterdam, 26 novembre 2025 – Il mercato europeo del gas naturale inaugura la giornata all’insegna di una calma apparente. I contratti future sul Title Transfer Facility (TTF), il principale hub di riferimento per il gas nel Vecchio Continente, si muovono in territorio quasi invariato, con un prezzo che orbita intorno ai 29,74 euro per megawattora (€/MWh), registrando una lievissima flessione dello 0,02%. Un dato che, a prima vista, potrebbe suggerire un equilibrio consolidato, ma che in realtà nasconde un complesso intreccio di fattori economici, climatici e geopolitici che mantengono alta l’attenzione degli operatori.
La seduta odierna si inserisce in un contesto di relativa distensione dei prezzi, che nelle ultime settimane hanno mostrato una tendenza al ribasso, scivolando sotto la soglia psicologica dei 30 €/MWh. Questo calo è stato favorito da una combinazione di elementi, tra cui un mercato globale del Gas Naturale Liquefatto (GNL) ben fornito e, soprattutto, un cauto ottimismo riguardo ai negoziati per un possibile cessate il fuoco nel conflitto ucraino. La prospettiva di una riduzione delle ostilità ha infatti allentato parte della tensione sulle forniture energetiche che ha caratterizzato gli ultimi anni.
Il Contesto Attuale: Stoccaggi e Flussi di Approvvigionamento
L’Europa si avvicina alla stagione invernale con un livello di stoccaggi di gas generalmente rassicurante. Secondo i dati più recenti di Gas Infrastructure Europe (GIE), molti paesi, inclusa l’Italia, hanno raggiunto o superato gli obiettivi di riempimento fissati dalla Commissione Europea, che prevedono il 90% della capacità entro il 1° novembre. Questo cuscinetto di riserve è fondamentale per affrontare i picchi di domanda legati al riscaldamento e garantire la stabilità del sistema energetico.
Tuttavia, la situazione degli approvvigionamenti rimane un puzzle complesso. La drastica riduzione delle importazioni di gas russo via gasdotto ha costretto l’Europa a una rapida e profonda diversificazione delle sue fonti. Il Gas Naturale Liquefatto (GNL) è diventato il pilastro di questa nuova strategia, con un aumento significativo degli acquisti, principalmente dagli Stati Uniti. Questo cambiamento ha però reso il mercato europeo più esposto alla competizione globale, in particolare alla domanda proveniente dai mercati asiatici, e ha introdotto una maggiore volatilità legata ai prezzi spot del GNL.
I Fattori Chiave che Influenzano il Prezzo
Per comprendere le dinamiche attuali e future del prezzo del gas, è essenziale analizzare i principali fattori in gioco:
- Condizioni Climatiche: L’andamento delle temperature durante l’inverno è la variabile più critica. Un inverno più rigido del previsto potrebbe accelerare il prelievo dagli stoccaggi, esercitando una forte pressione al rialzo sui prezzi.
- Dinamiche Geopolitiche: Le tensioni internazionali, in particolare l’evoluzione del conflitto in Ucraina e l’instabilità in Medio Oriente, rimangono una fonte di grande incertezza. Ogni sviluppo può avere ripercussioni immediate sui flussi energetici e sulla percezione del rischio da parte dei mercati.
- Domanda e Offerta Globale: La ripresa economica in Asia, e in particolare in Cina, può intensificare la competizione per i carichi di GNL, influenzando direttamente i prezzi per l’Europa.
- Transizione Energetica: Nel lungo periodo, la crescente produzione da fonti rinnovabili e le politiche di decarbonizzazione sono destinate a ridurre la domanda di gas. Tuttavia, nel breve-medio termine, il gas naturale continua a giocare un ruolo cruciale come combustibile di transizione, soprattutto per bilanciare l’intermittenza di eolico e solare.
Prospettive per il Futuro: Tra Cautela e Incertezza
Nonostante la stabilità odierna, le previsioni per i prossimi mesi restano prudenti. Diversi analisti prevedono che il prezzo del gas possa tornare a salire nel corso del 2025, superando potenzialmente anche la soglia dei 50 euro al megawattora. Questa previsione si basa sull’ipotesi di un inverno più freddo che potrebbe portare a un esaurimento più rapido delle scorte rispetto agli anni precedenti, creando un deficit da colmare durante la prossima stagione di iniezione.
In questo scenario, la capacità dell’Europa di continuare ad attrarre sufficienti volumi di GNL a prezzi competitivi sarà determinante. Il mercato rimane quindi in una fase delicata: se da un lato la crisi acuta sembra essere alle spalle, dall’altro la “nuova normalità” è caratterizzata da un equilibrio più fragile e da una maggiore sensibilità agli shock esterni. La stabilità di oggi è un dato positivo, ma non deve far abbassare la guardia sulla necessità di proseguire con le politiche di efficienza energetica, diversificazione delle fonti e potenziamento delle infrastrutture per garantire la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico europeo nel lungo periodo.
