Dettagli Cruciali dall’Udienza: Sparo Ravvicinato e Traiettorie Orizzontali
Nel tribunale di Novara, l’udienza del processo per l’omicidio di Nicolò Borghini, avvenuto il 19 gennaio scorso a Ornavasso, ha portato alla luce dettagli significativi. Edoardo Borghini, 64 anni, è accusato di aver ucciso il figlio 34enne con due colpi di fucile esplosi a distanza ravvicinata. Secondo i Ris di Parma, la distanza tra l’arma e la vittima al momento dello sparo era inferiore ai cinque centimetri, sebbene non vi fosse contatto diretto con la cute. La difesa contesta questa stima, suggerendo una distanza leggermente superiore, tra i cinque e i dieci centimetri.
L’analisi dei carabinieri del Ris ha inoltre rivelato che le traiettorie dei proiettili, sparati da un fucile calibro 12 a canne sovrapposte legalmente detenuto da Edoardo Borghini, erano “pressoché orizzontali”, con una “lieve inclinazione dall’alto verso il basso”. I colpi hanno raggiunto Nicolò sul fianco destro, a un’altezza di circa 1 metro e 30.
Ricostruzione della Scena del Crimine: Il Corridoio della Villetta
L’omicidio si è consumato nel corridoio, largo meno di un metro, al primo piano della villetta di Ornavasso, dove Nicolò viveva con i genitori e una zia. I rilievi dei Ris di Parma indicano che, al momento dello sparo, Edoardo Borghini si trovava all’interno della camera da letto matrimoniale, in prossimità della porta. Sulla maniglia della porta della camera di fronte, utilizzata dalla zia, sono state trovate tracce di sangue della vittima. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Nicolò avrebbe lasciato queste tracce dopo essersi ferito, rompendo alcuni specchi durante la lite, forse nel tentativo di entrare nella stanza o semplicemente appoggiandovisi.
Il Contesto della Lite: Ubriachezza e Aggressione
La notte dell’omicidio, Nicolò era rientrato a casa in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico di circa 2,5 grammi per litro. Secondo le testimonianze, avrebbe aggredito i genitori per futili motivi, scatenando una violenta lite che ha poi portato al tragico epilogo.
Un Dramma Familiare nel Cuore del Verbano-Cusio-Ossola
La vicenda di Ornavasso è una tragedia che scuote la comunità locale e solleva interrogativi profondi sulle dinamiche familiari e sulle conseguenze dell’abuso di alcol. Mentre il processo continua a svelare i dettagli dell’omicidio, resta il dolore per una vita spezzata e per una famiglia distrutta. La giustizia dovrà fare il suo corso, cercando di fare luce su quanto accaduto e di stabilire le responsabilità, ma nulla potrà restituire Nicolò ai suoi cari.
