La Denuncia di Luca Leone: ‘I Bastardi di Sarajevo’ e il Documentario ‘Sarajevo Safari’

La vicenda dei ‘safari’ a Sarajevo, una delle pagine più oscure e sconvolgenti del conflitto bosniaco, è stata portata alla luce dal libro “I bastardi di Sarajevo”, pubblicato nel 2014 e riedito nel 2018, scritto da Luca Leone, giornalista, scrittore e co-fondatore di Infinito Edizioni. Leone, profondo conoscitore delle dinamiche bosniache, era intervenuto nel 2022 in occasione dell’uscita di ‘Sarajevo Safari’, il documentario dello sloveno Miran Zupanic, offrendo ulteriori dettagli su questa pratica abominevole.

Testimonianze e Conferme: Un Atroce ‘Pacchetto Turistico’ della Morte

Come confermato all’ANSA da Leone, “i giornalisti che lavoravano a Sarajevo, ma anche tutta la popolazione assediata della città durante la guerra, sapevano” del caso dei cecchini paganti. Stranieri provenienti da tutta Europa, inclusi italiani, pagavano ai checkpoint gestiti dai paramilitari serbi sia in Croazia sia in Bosnia per trascorrere un fine settimana sparando sui civili sopra Sarajevo. Lo scrittore aveva descritto nel suo libro il cecchinaggio compiuto da stranieri come un vero e proprio pacchetto turistico, narrando la storia di un imprenditore italiano, guidato dal paramilitare e killer Snajper, che, insoddisfatto dell’uccisione di animali, cercava il brivido di uccidere un essere umano. Un colpo, una vittima, tutto in sicurezza, con garanzia di fuga e impunità.

Dettagli Macabri: La Trasformazione del Turista in Killer

Il libro di Leone dipinge un quadro agghiacciante di come individui comuni, trasformati in turisti della morte, si recassero a Sarajevo per compiere atti di inaudita violenza. La narrazione si concentra sulla figura di un imprenditore italiano, un uomo apparentemente normale, che decide di provare l’ebbrezza di uccidere un essere umano, trasformando un fine settimana in un’esperienza di puro orrore. La garanzia di impunità e la sicurezza della fuga rendevano questa pratica ancora più aberrante.

Il Silenzio e la Complicità: Un’Ombra sulla Storia di Sarajevo

La vicenda dei ‘safari’ a Sarajevo solleva interrogativi inquietanti sul silenzio e la complicità che hanno permesso a tali atrocità di perpetrarsi. La consapevolezza diffusa tra giornalisti e popolazione locale, unita alla mancanza di azioni concrete per fermare questi ‘turisti della morte’, getta un’ombra oscura sulla storia della città e del conflitto bosniaco. La riemersione di queste storie, attraverso libri e documentari, è fondamentale per non dimenticare e per chiedere giustizia per le vittime.

Riflessioni sulla Natura Umana e la Responsabilità Morale

La vicenda dei ‘safari’ a Sarajevo ci pone di fronte a interrogativi profondi sulla natura umana e sulla responsabilità morale. Come è possibile che individui provenienti da contesti apparentemente normali si trasformino in carnefici? Qual è il ruolo della guerra nel disumanizzare le persone e nel creare opportunità per la violenza più estrema? Queste storie ci ricordano l’importanza di preservare la memoria storica e di promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani.

Di veritas

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