Un anno di sfide e perdite per l’Arma dei Carabinieri

Il Comandante Generale dei Carabinieri, Salvatore Luongo, in un’intervista rilasciata alla Tgr Rai del Molise, ha tracciato un bilancio del suo primo anno alla guida dell’Arma, un periodo intenso e segnato da eventi significativi che hanno toccato profondamente l’istituzione e l’intera nazione. Luongo ha espresso il suo cordoglio per i quattro Carabinieri caduti nel corso dell’anno, ricordando come queste perdite, avvenute in circostanze tragiche, abbiano colpito il patrimonio dell’intera nazione.
“E’ stato un anno molto intenso, con molti eventi che hanno condizionato non soltanto la vita dell’Arma, ma la vita dell’Italia, basta ricordare, purtroppo, i nostri caduti che quest’anno sono stati 4 e anche in circostanze molto tragiche che hanno colpito il patrimonio dell’intera nazione”, ha dichiarato il Comandante Generale.
Luongo ha sottolineato come i Carabinieri, al pari delle altre forze di polizia e delle forze armate, con il giuramento di fedeltà alla Patria, siano consapevoli dei rischi connessi al loro lavoro. Ha poi aggiunto che per un comandante, ogni perdita rappresenta una ferita profonda e difficilmente rimarginabile.

La presenza capillare sul territorio: un valore distintivo

Un elemento distintivo dell’Arma dei Carabinieri, evidenziato dal Comandante Generale, è la sua presenza capillare sul territorio, in particolare nei piccoli Comuni. Luongo ha riconosciuto lo sforzo necessario per mantenere questi presidi, ma ha ribadito l’importanza di garantire alle comunità un punto di riferimento e di fornire quella rassicurazione sociale che caratterizza l’Arma.
“E’ la nostra caratteristica – evidenzia -. Essere capillari sul territorio, essere sempre presenti, è uno sforzo, perché non è facile mantenere questi presidi. Nel futuro cercheremo di razionalizzare questo nostro modello in modo da consentire sempre alle comunità di avere un punto di riferimento e di fornire quella rassicurazione sociale che è la nostra cifra distintiva”.
Il Comandante Generale ha annunciato l’intenzione di razionalizzare ulteriormente questo modello, al fine di garantire una presenza costante e un servizio efficiente alle comunità locali.

Interesse crescente nei giovani e investimento nella formazione

Un segnale positivo emerso dalle parole del Comandante Generale è il crescente interesse dei giovani verso l’Arma dei Carabinieri. Luongo ha sottolineato come ci sia “tanta voglia di indossare la divisa” e come l’Arma offra “tanta opportunità di crescita”. Per questo motivo, l’Arma sta investendo significativamente sulla formazione, per preparare al meglio i futuri Carabinieri alle sfide del loro lavoro.
“C’è tanta voglia di indossare la divisa – afferma -, c’è tanta opportunità di crescita e noi stiamo investendo molto sulla formazione”.

Il legame con il Molise e la cittadinanza onoraria di Venafro

Infine, il Comandante Generale ha espresso il suo legame con il Molise, in particolare con Venafro, la città dove è cresciuto e che gli ha conferito la cittadinanza onoraria nel fine settimana appena trascorso. Luongo ha ricordato con affetto gli anni trascorsi a Venafro, descrivendoli come un periodo di spensieratezza, di amicizie sincere e di sogni per il futuro.
“Gli anni a Venafro sono stati per me molto piacevoli perché era il momento della spensieratezza, degli amici sinceri, il momento in cui era facile ritrovarsi e pensare al futuro, ho dei ricordi bellissimi”.
La cittadinanza onoraria rappresenta un riconoscimento significativo per il Comandante Generale, un segno tangibile del legame profondo che lo lega alla sua terra d’origine.

Un bilancio che guarda al futuro

Il bilancio tracciato dal Comandante Generale Luongo offre uno spaccato delle sfide e delle priorità dell’Arma dei Carabinieri. La sua attenzione al sacrificio dei caduti, alla presenza sul territorio e alla formazione dei giovani riflette un impegno costante per la sicurezza e il benessere della comunità. Il legame con il Molise, infine, aggiunge un tocco di umanità e di radicamento al territorio, elementi fondamentali per un’istituzione che si pone al servizio del Paese.

Di veritas

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