Un riconoscimento al coraggio e alla resilienza
Il MedFilm Festival ha onorato Aya Ashour, Fatena Mohanna e Alhassan Selmi, tre cittadini palestinesi che, con la loro testimonianza diretta da Gaza, hanno offerto uno sguardo prezioso sulla vita nella Striscia, segnata da conflitti e difficoltà. Il Premio Koinè, consegnato durante la XXXI edizione del festival, sottolinea l’importanza del loro lavoro nel portare alla luce storie e realtà spesso oscurate.
Aya Ashour: tra scrittura e impegno umanitario
Aya Ashour, attualmente ricercatrice all’Università per Stranieri di Siena, ha ritirato il premio a Roma. Collaboratrice de Il Fatto Quotidiano, Ashour ha dedicato il premio ai giornalisti uccisi a Gaza e ha denunciato le condizioni di vita nella Striscia, evidenziando la mancanza di cibo fresco e l’impatto sulla salute della popolazione. La sua esperienza come operatrice umanitaria con Save the Children e Médecins du Monde – Svizzera, le ha permesso di testimoniare in prima persona le difficoltà affrontate dai palestinesi a Gaza.
Fatena Mohanna: la fotografia come forma di attivismo umano
Fatena Mohanna, fotografa da Gaza, ha descritto il suo lavoro come una forma di attivismo umano, volto a mostrare la resilienza, le risate e i sogni delle persone dietro i titoli dei giornali. Ha dedicato il premio alla sua città, alla sua gente e alla memoria di suo padre, con l’auspicio che le sue immagini possano ispirare comprensione e far luce sull’umanità di Gaza.
Alhassan Selmi: un appello per la libertà di stampa
Alhassan Selmi, reporter noto ai telespettatori di ‘Presadiretta’, ha continuato a documentare la realtà di Gaza nonostante la mancanza di risorse. Ha lanciato un appello alla comunità internazionale e alle realtà di stampa affinché facciano pressione su Israele per consentire ai giornalisti stranieri di entrare nella Striscia, garantendo una maggiore protezione e contribuendo a trasmettere la verità. Selmi ha dedicato il premio ai colleghi giornalisti uccisi e all’artista italiana Marcella Brancaforte, che ha sostenuto la causa palestinese attraverso la sua arte.
Un premio che amplifica le voci di Gaza
Il Premio Koinè del MedFilm Festival rappresenta un importante riconoscimento per Aya Ashour, Fatena Mohanna e Alhassan Selmi, che con il loro lavoro coraggioso e appassionato contribuiscono a squarciare il velo di silenzio che spesso avvolge la Striscia di Gaza. Il loro impegno nel documentare la realtà, nel dare voce alle persone e nel promuovere la comprensione è fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica e sostenere la causa palestinese. La loro testimonianza ci ricorda l’importanza di non dimenticare e di continuare a lottare per la giustizia e la pace.
