Le Accuse Contro Filippo Piritore
La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Filippo Piritore, ex funzionario di spicco della Squadra Mobile di Palermo e successivamente prefetto. L’indagine, coordinata dalla Procura di Palermo, lo vede coinvolto nel depistaggio delle indagini relative all’omicidio di Piersanti Mattarella, ex presidente della Regione Siciliana, assassinato il 6 gennaio 1980. Piritore è accusato di aver fornito dichiarazioni false e fuorvianti riguardo al ritrovamento di un guanto a bordo della Fiat 127 utilizzata dai killer, un elemento probatorio mai repertato né sequestrato.
Il Guanto Mancante e le Dichiarazioni Inconsistenti
Secondo i magistrati, Filippo Piritore, durante le sue deposizioni, “ha reso dichiarazioni rivelatesi del tutto prive di riscontro, con cui ha contribuito a sviare le indagini funzionali (anche) al rinvenimento del guanto (mai ritrovato)”. Questo guanto, rinvenuto il giorno del delitto, avrebbe potuto fornire elementi cruciali per l’identificazione degli esecutori materiali e dei mandanti dell’omicidio Mattarella. La mancata repertazione e il successivo smarrimento del reperto sono al centro delle contestazioni mosse a Piritore.
Inquinamento delle Indagini e Sottrazione di Prove
I pubblici ministeri sottolineano che le indagini sull’omicidio Mattarella “furono gravemente inquinate e compromesse da appartenenti alle istituzioni che, all’evidente fine di impedire l’identificazione degli autori del delitto, sottrassero dal compendio probatorio un importantissimo reperto, facendone disperdere definitivamente le tracce”. Questa affermazione evidenzia un quadro inquietante di possibili collusioni e tentativi di insabbiamento che hanno ostacolato la ricerca della verità per decenni.
Il Contesto dell’Omicidio Mattarella
L’omicidio di Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rappresenta una ferita ancora aperta nella storia italiana. Piersanti Mattarella, al momento della sua morte, era impegnato in un ambizioso progetto di rinnovamento politico e amministrativo della Regione Siciliana, scontrandosi con interessi consolidati e poteri occulti. Le indagini sull’omicidio sono state complesse e controverse, segnate da depistaggi e omissioni che hanno reso difficile l’individuazione di tutti i responsabili.
Implicazioni e Sviluppi Futuri
L’arresto di Filippo Piritore potrebbe rappresentare una svolta nelle indagini sull’omicidio Mattarella, aprendo nuovi scenari e offrendo la possibilità di fare luce su eventuali responsabilità ancora non accertate. La Procura di Palermo continua a indagare per ricostruire la verità e consegnare alla giustizia tutti coloro che hanno contribuito, in un modo o nell’altro, a ostacolare le indagini e a proteggere gli assassini di Piersanti Mattarella.
Riflessioni sull’Importanza della Verità
L’arresto di Filippo Piritore per il depistaggio delle indagini sull’omicidio Mattarella è un evento che scuote profondamente le coscienze. Questo caso, che affonda le radici in un passato doloroso, ci ricorda quanto sia fondamentale la ricerca della verità e la lotta contro l’impunità. La giustizia, anche a distanza di anni, deve fare il suo corso per onorare la memoria di Piersanti Mattarella e per garantire che simili tragedie non si ripetano. La fiducia nelle istituzioni si rafforza quando la verità viene finalmente a galla, anche se il percorso è lungo e tortuoso.
