Aumento del fabbisogno energetico a settembre
A settembre, il fabbisogno di energia elettrica in Italia ha registrato un incremento, attestandosi a 26 miliardi di kWh. Questo dato rappresenta un aumento dell’1,2% rispetto a settembre 2024, come comunicato da Terna, la società responsabile della gestione della rete elettrica nazionale. La variazione è stata influenzata da un giorno lavorativo in più (22 rispetto ai 21 di settembre 2024) e da una temperatura media che è rimasta sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Correzioni per fattori esterni
Per ottenere una visione più precisa dell’andamento dei consumi, Terna ha corretto il dato della domanda elettrica dagli effetti di calendario e temperatura. Questa correzione porta la variazione a un +0,4% rispetto a settembre 2024, evidenziando una crescita più contenuta una volta isolati gli effetti dei fattori esterni.
Andamento territoriale
A livello territoriale, l’aumento della domanda di energia elettrica è stato generalizzato in tutto il paese. In particolare, si è registrato un incremento dell’1,2% al Nord, dell’1,3% al Centro e dell’1,1% al Sud e nelle Isole. Questi dati indicano una crescita omogenea dei consumi energetici su tutto il territorio nazionale.
Trend dei primi nove mesi del 2025
Nonostante l’aumento di settembre, nei primi nove mesi dell’anno il fabbisogno nazionale di energia elettrica è in diminuzione dell’1,2% rispetto al corrispondente periodo del 2024. Il dato rettificato, che tiene conto degli effetti di calendario e temperatura, mostra una diminuzione dello 0,7%. Questo suggerisce una tendenza complessiva alla riduzione dei consumi energetici nel lungo periodo, nonostante la crescita registrata a settembre.
Implicazioni e prospettive
L’aumento del fabbisogno energetico a settembre potrebbe essere un segnale di ripresa delle attività economiche dopo il periodo estivo. Tuttavia, la diminuzione complessiva dei consumi nei primi nove mesi dell’anno indica che l’Italia sta probabilmente diventando più efficiente dal punto di vista energetico, grazie anche all’adozione di tecnologie più sostenibili e a politiche di risparmio energetico. Sarà importante monitorare i prossimi mesi per confermare questa tendenza e valutare l’impatto delle politiche energetiche a lungo termine.
