Un’esplorazione dei confini attraverso l’arte

La mostra “Confini. Da Gauguin a Hopper”, allestita nelle sale restaurate dell’Esedra Levante di Villa Manin a Passariano di Codroipo, Udine, rappresenta un evento culturale di spicco nel panorama artistico internazionale. Curata da Marco Goldin, l’esposizione presenta 130 opere provenienti da 42 musei di tutto il mondo, offrendo una riflessione intensa e variegata sul concetto di confine. Goldin stesso la considera una delle mostre più significative della sua carriera, capace di suscitare un’emozione profonda e un senso di connessione con l’universo.

Un percorso tematico attraverso i limiti

L’esposizione si articola in diverse sezioni tematiche, guidando il visitatore in un viaggio attraverso i confini interiori, l’esotismo, il rapporto tra uomo e natura, e la cosmogonia del cielo. Si parte dagli autoritratti, espressione del confine interiore, per poi immergersi nel Novecento con i volti intensi di Modigliani, Giacometti e Francis Bacon. La sezione dedicata all’altrove esplora il fascino dell’esotico attraverso le opere di artisti come Paul Gauguin, che hanno cercato nuovi orizzonti lontano dalla propria terra. Infine, il cielo, elemento onnicomprensivo, viene interpretato attraverso le opere di romantici come Friedrich e Constable, per poi giungere alle lavagne colorate di Rothko, ai cieli di Normandia di Monet e alle note stellate di Munch e Hopper.

Capolavori in mostra: da Kiefer a Hopper

La mostra presenta opere di artisti di fama mondiale, tra cui Anselm Kiefer, Mark Rothko, Gustave Courbet, Claude Monet, Paul Cézanne, Edvard Munch, Paul Gauguin, Vincent van Gogh, Ferdinand Hodler, Ernst Ludwig Kirchner, Édouard Manet, Edgar Degas, Pierre-Auguste Renoir, Amedeo Modigliani, Francis Bacon e Alberto Giacometti. Molte delle opere esposte sono presentate per la prima volta in Italia e in Europa, offrendo al pubblico un’occasione unica per ammirare capolavori provenienti da collezioni internazionali.

Il confine come limite e punto di partenza

L’esposizione esplora il confine in tutte le sue sfaccettature: fisico, geografico, culturale, intimo. Il confine è inteso sia come limite che come punto di partenza, come barriera da superare e come orizzonte da esplorare. La mostra invita il visitatore a riflettere sul significato del confine nella società contemporanea, in un’epoca caratterizzata da migrazioni, globalizzazione e trasformazioni culturali.

Un evento culturale per GO! 2025

“Confini da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni” è uno degli eventi di punta di GO! 2025&Friends, il programma di appuntamenti che affianca il programma ufficiale di GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della Cultura. La mostra rappresenta un’occasione importante per promuovere il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia e per valorizzare il ruolo della regione come crocevia di culture e di scambi artistici.

Un invito alla riflessione

La mostra “Confini. Da Gauguin a Hopper” offre uno spunto di riflessione profondo e stimolante sul concetto di confine, invitando il visitatore a interrogarsi sui limiti che definiscono la nostra esistenza e sulle possibilità di superarli. L’arte diventa così uno strumento per esplorare la complessità del mondo contemporaneo e per promuovere un dialogo interculturale aperto e inclusivo.

Di euterpe

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