Indagine Scattata a Giugno: Sulle Tracce di una Piantagione Segreta
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica, è il risultato di un’indagine iniziata lo scorso giugno, nell’ambito dei servizi di contrasto al traffico di stupefacenti. Gli investigatori della squadra Mobile di Verona hanno ricevuto informazioni sull’esistenza di una grossa piantagione di cannabis nella zona di Montorio, una frazione a breve distanza dal centro cittadino. Dopo aver individuato il campo di marijuana, gli agenti hanno avviato un’attività di sorveglianza discreta, monitorando ogni fase della coltivazione.
Dalla Semina al Raccolto: La Polizia Segue Ogni Fase della Produzione
Gli investigatori hanno seguito l’intera fase vegetativa della piantagione, dall’impianto di circa un migliaio di piantine di cannabis, alla loro crescita rigogliosa, fino alla potatura e all’essiccamento presso un capannone industriale. Questa paziente attività di osservazione ha permesso di raccogliere prove schiaccianti contro il 44enne veronese, ritenuto responsabile della gestione della piantagione e del laboratorio.
Blitz nel Capannone: Sequestrati 250 Chili di Marijuana in Essiccazione
La perquisizione nel capannone ha portato al sequestro di un ingente quantitativo di marijuana: ben 250 chili in fase di essiccazione. Inoltre, in uno stanzino nascosto, sono stati trovati numerosi scatoloni contenenti 160 chili di marijuana già pronti per la vendita al dettaglio, insieme ad altre 22 piantine di cannabis ancora in crescita. La scoperta ha confermato l’entità del traffico illecito e la professionalità dell’organizzazione criminale.
Laboratorio di Hashish: Attrezzature Sofisticate per la Produzione
L’abitazione dell’arrestato era stata trasformata in un vero e proprio laboratorio per la produzione di hashish, dotato di macchinari ed attrezzature sofisticate. Gli agenti hanno sequestrato una lavatrice utilizzata per la raffinazione della materia prima, una piastra per la cottura finale dell’hashish, bilancini elettronici di precisione di varie pesature e un macchinario per il confezionamento sottovuoto della droga. Nei pressi della casa, sono stati trovati anche due barili contenenti infiorescenze essiccate e triturate, per un totale di 50 chili, destinate alla trasformazione in hashish, e un panetto di mezzo chilo di hashish già pronto per essere smerciato.
Semi, Fertilizzanti e Attrezzature: Tutto il Necessario per la Produzione
Nel laboratorio sono stati rinvenuti anche una decina di chili di semi di canapa destinati alle successive coltivazioni, oltre a decine di fusti contenenti fertilizzanti di vario tipo. La scoperta di questi materiali conferma la volontà dell’organizzazione di mantenere attiva la produzione di stupefacenti nel tempo, investendo in nuove coltivazioni e affinando le tecniche di lavorazione.
Un Duro Colpo al Traffico di Stupefacenti nel Veronese
L’operazione della squadra Mobile di Verona rappresenta un importante successo nella lotta al traffico di stupefacenti. Il sequestro di un ingente quantitativo di marijuana e hashish, insieme all’arresto del responsabile, infligge un duro colpo all’organizzazione criminale e contribuisce a rendere più sicura la città. L’indagine dimostra l’importanza del lavoro di intelligence e della costante attività di monitoraggio del territorio per contrastare efficacemente la diffusione della droga.
