Roma Blindata e Allerta Nazionale
L’Italia si trova in stato di massima allerta in occasione del secondo anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Roma, in particolare, ha rafforzato le misure di sicurezza, concentrando l’attenzione sull’area del Ghetto e su tutti i luoghi simbolo della cultura ebraica, come sinagoghe, scuole e negozi. La commemorazione ufficiale, inizialmente prevista per il 7 ottobre, è stata posticipata a domenica 12 ottobre per rispetto della festività di Sukkot. L’evento si svolgerà a Roma, alla presenza di autorità politiche e rappresentanti istituzionali, e sarà un momento di raccoglimento e riflessione sulla convivenza e la tutela dei diritti.
Preoccupazione e Allarme nella Comunità Ebraica Italiana
La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), Noemi Di Segni, ha espresso profonda preoccupazione per il clima di paura che si respira in Italia, accentuato da episodi come le scritte antisemite comparse sulla serranda di un negozio. Di Segni ha sottolineato come il dolore per l’attacco si sia trasformato in paura di vivere per le comunità ebraiche italiane. Ha inoltre criticato le istituzioni italiane, accusandole di cedere in coerenza e rigore, senza comprendere appieno la gravità della situazione. La presidente dell’Ucei ha concluso con un appello alla serenità e alla convivenza, auspicando che queste restino al centro delle preghiere della comunità.
Manifestazioni Non Autorizzate e Polemiche Politiche
La situazione è ulteriormente complicata dall’annuncio di due manifestazioni non autorizzate da parte di associazioni palestinesi a Bologna e Torino. A Bologna, il prefetto Enrico Ricci ha vietato la manifestazione organizzata dai Giovani Palestinesi, che inneggiava alla “resistenza palestinese” e celebrava l’attacco del 7 ottobre. Nonostante il divieto, l’associazione ha confermato la sua intenzione di manifestare in piazza Nettuno. Un’iniziativa simile è stata programmata a Torino, in piazza Castello. Inoltre, la partita di calcio Italia-Israele, in programma il 14 ottobre a Udine, ha sollevato polemiche politiche. Esponenti di Avs hanno espresso preoccupazione per la presunta presenza di agenti del Mossad a Udine, chiedendo chiarimenti al governo italiano. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha smentito categoricamente tali affermazioni.
Reazioni e Iniziative della Comunità Ebraica
Il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, ha espresso sconcerto per la celebrazione degli assassini da parte di alcuni manifestanti, sottolineando l’aberrazione di tali comportamenti. Il presidente della Comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, ha parlato di una “preoccupazione quotidiana”. Per non dimenticare le vittime dell’attacco e promuovere la riflessione, l’Ucei ha organizzato un convegno dal titolo “La storia stravolta e il futuro da costruire”, con la partecipazione di importanti figure istituzionali e politiche.
Riflessioni sulla Memoria e la Sicurezza
Il secondo anniversario dell’attacco di Hamas rappresenta un momento di profonda riflessione sulla memoria delle vittime e sulla necessità di garantire la sicurezza delle comunità ebraiche in Italia. Le polemiche e le tensioni che accompagnano questa ricorrenza evidenziano la complessità del contesto attuale e la fragilità della convivenza. È fondamentale che le istituzioni italiane dimostrino fermezza nel condannare ogni forma di antisemitismo e nell’assicurare la protezione dei diritti di tutte le minoranze.
