Un traguardo storico per ‘Passato e presente’
Il programma ‘Passato e presente’, uno dei più longevi della televisione italiana, si prepara a tagliare il traguardo della millesima puntata con la sua nona edizione, in partenza lunedì 6 ottobre. La trasmissione, nota per le sue brevi ma esaustive monografie su eventi storici, utili per comprendere il presente, riprende con un focus su Giovanni Boccaccio, uno dei padri fondatori della letteratura italiana, in occasione del 650° anniversario della sua morte, avvenuta a Certaldo nel dicembre del 1375.
Anniversari e chiavi di lettura inedite
La nuova stagione del programma di approfondimento storico, condotto da Paolo Mieli, affronterà importanti anniversari come i 250 anni dalla dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti e gli 80 anni del referendum monarchia-repubblica. Mieli spiega che ogni anniversario sarà trattato attraverso una chiave di lettura particolare, ricercando dettagli da approfondire e materiale fotografico e d’archivio. Questo lavoro è reso possibile grazie al contributo di un team di professionisti, tra cui Alessandra Bisegna e Sara Chiaretti.
Giovani storici: una risorsa per il programma
‘Passato e presente’ si avvale della collaborazione di giovani storici, che affiancano professori universitari ed esperti di vari periodi storici. Paolo Mieli sottolinea come molti di questi giovani siano cresciuti professionalmente grazie al programma, dimostrando competenza e preparazione in diversi ambiti, dai fenici alla bomba atomica. Il programma offre una piattaforma per valorizzare i giovani studiosi, mostrando una realtà diversa rispetto ai cliché televisivi.
Un successo costruito nel tempo
In onda su Raitre dal lunedì al venerdì alle 13:15, su Rai Storia alle 20:30 e disponibile su RaiPlay, ‘Passato e presente’ ha costruito nel tempo un solido seguito di appassionati. Il programma è apprezzato per la sua capacità di offrire approfondimenti storici in un orario in cui molti preferiscono evitare le news dei telegiornali. Durante la pandemia, il programma ha visto crescere il suo pubblico, grazie alla sua programmazione continua e alla disponibilità su piattaforme digitali.
Obiettività e atemporalità: i pilastri del programma
Paolo Mieli sottolinea l’importanza dell’obiettività e dell’atemporalità nel programma. Le puntate sono concepite per durare nel tempo e per essere utilizzate anche nelle scuole. ‘Passato e presente’ fornisce le categorie per comprendere il presente, senza però fare riferimenti diretti all’attualità giornalistica. Questo approccio garantisce che il programma rimanga rilevante e utile anche a distanza di tempo.
La letteratura come chiave di lettura della storia
Anche quest’anno, ‘Passato e presente’ dedicherà spazio ai grandi romanzi come chiavi di lettura di un’epoca. Puntate dedicate a opere come ‘Il Gattopardo’ o ‘I Viceré’ di Federico De Roberto offriranno una prospettiva sulla storia successiva all’unità d’Italia. L’analisi dei libri, delle loro fortune e delle polemiche che hanno suscitato, contribuirà a comprendere meglio il periodo storico in cui sono stati ambientati. Allo stesso modo, parlare del Cantagiro può aiutare a comprendere meglio l’Italia del boom economico.
Un programma che valorizza la cultura storica
In un panorama mediatico spesso dominato dall’effimero, ‘Passato e presente’ rappresenta un’oasi di approfondimento culturale. La longevità del programma e il suo crescente successo testimoniano l’importanza di offrire al pubblico contenuti di qualità, capaci di stimolare la riflessione e la comprensione del mondo che ci circonda. La valorizzazione dei giovani storici e l’approccio obiettivo e atemporale sono ulteriori elementi che contribuiscono a rendere ‘Passato e presente’ un punto di riferimento per chiunque desideri approfondire la propria conoscenza della storia.
