Dura Condanna dei Sindacati
Fiom, Fim e Uilm hanno espresso una ferma condanna per la modalità con cui sono venuti a conoscenza dei contenuti delle offerte presentate per l’acquisizione dell’ex Ilva. In particolare, l’offerta di Bedrock Industries, che prevede una drastica riduzione del personale, ha suscitato forte preoccupazione. Secondo i dati diffusi, l’offerta di Bedrock Industries prevederebbe l’impiego di soli 2000 lavoratori a Taranto e poco più di 1000 negli altri siti del gruppo.
Inaccettabile Silenzio del Governo
I sindacati hanno criticato aspramente il silenzio di Palazzo Chigi, lamentando la mancata convocazione di un tavolo di confronto sulla questione. Questa mancanza di comunicazione e coinvolgimento da parte del governo è considerata inaccettabile, data la rilevanza strategica dell’ex Ilva per l’economia nazionale e l’occupazione.
Mobilitazione e Sciopero Nazionale
In risposta alla situazione, Fiom, Fim e Uilm hanno annunciato una serie di iniziative di mobilitazione. È stata indetta una campagna di assemblee in tutti i siti del gruppo, culminando in uno sciopero nazionale di tutti gli stabilimenti previsto per il 16 ottobre. Questa azione di protesta mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a esercitare pressione sul governo per un intervento risolutivo.
Richiesta di Intervento Pubblico
I sindacati sollecitano un intervento diretto del governo nella gestione dell’ex Ilva. Chiedono che il governo assuma la guida dell’azienda attraverso un forte investimento pubblico, al fine di garantire la continuità produttiva, la salvaguardia dei posti di lavoro e la tutela dell’ambiente. Secondo Fiom, Fim e Uilm, è giunto il momento di scelte chiare e decisive per il futuro dell’ex Ilva.
Riflessioni sul Futuro dell’Ex Ilva
La situazione dell’ex Ilva è un crocevia cruciale per il futuro industriale italiano. La reazione dei sindacati evidenzia la profonda preoccupazione per la perdita di posti di lavoro e la necessità di un intervento pubblico. È fondamentale che il governo prenda in mano la situazione per garantire una transizione sostenibile che tenga conto delle esigenze dei lavoratori, dell’ambiente e dell’economia nazionale. Un approccio equilibrato e trasparente è essenziale per affrontare questa sfida complessa.
