Il boom delle sanzioni stradali: cifre da capogiro
Un’indagine condotta dal Codacons ha svelato che, nei primi nove mesi del 2025, gli enti locali italiani hanno incassato ben 1.253.283.834 euro grazie alle sanzioni per violazioni del Codice della Strada. Questo dato, basato sui proventi comunicati dai comuni, evidenzia come le multe stradali rappresentino una fonte di finanziamento considerevole per le amministrazioni locali, nonostante le recenti modifiche legislative.
Lombardia in testa alla classifica degli incassi
La Lombardia si conferma la regione con i maggiori introiti derivanti dalle multe, raggiungendo quota 305,7 milioni di euro. Seguono, a distanza, la Toscana con 131,4 milioni di euro e l’Emilia Romagna con 129 milioni. La Valle d’Aosta, invece, si posiziona all’ultimo posto con poco più di 2 milioni di euro incassati nel periodo considerato.
Milano capitale delle multe, Roma e Firenze a seguire
Tra le grandi città italiane, Milano si distingue per il primato negli incassi da multe, con ben 123 milioni di euro. Roma si colloca al secondo posto con 78,4 milioni, mentre Firenze chiude il podio con 39,4 milioni. Questi dati sottolineano come la gestione del traffico e il controllo delle infrazioni stradali siano particolarmente stringenti in queste città.
Piccoli comuni, grandi incassi: un tesoretto inaspettato
Sorprendentemente, anche i piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti hanno contribuito significativamente al totale degli incassi, raccogliendo 70,7 milioni di euro. Questa cifra sale a 92 milioni considerando i comuni tra i 5.000 e i 10.000 abitanti, evidenziando come anche nei centri più piccoli le sanzioni stradali rappresentino una voce importante nel bilancio comunale.
Nuovo Codice della Strada e autovelox: un impatto limitato
Nonostante l’introduzione del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024 con un inasprimento delle sanzioni, e le successive modifiche alla regolamentazione degli autovelox (operative dal 12 giugno 2025), gli incassi da multe stradali hanno subito un calo minimo del -3,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato suggerisce che le nuove normative non hanno avuto un impatto significativo sulla propensione degli automobilisti a commettere infrazioni.
Molise e Sardegna in controtendenza: aumentano gli incassi
Mentre a livello nazionale si registra un lieve calo degli incassi, alcune regioni mostrano un trend opposto. Il Molise, ad esempio, ha visto un incremento degli incassi dell’86%, seguito dalla Sardegna con un +22% e dall’Umbria con un +18%. Al contrario, la Basilicata ha subito una riduzione dei proventi del -23,5%, e cali significativi si registrano anche in Sicilia (-18%).
Napoli e Firenze: città in cui le multe sono in aumento
Sul fronte delle grandi città, Napoli si distingue per un aumento degli introiti da multe del +41,7% rispetto ai primi nove mesi del 2024. Anche a Firenze si registra un forte aumento delle entrate, con una crescita del +32,4%. I cali più consistenti si osservano invece a Palermo e Torino (-16%) e Roma (-11%).
Autovelox a rischio spegnimento: cosa succederà?
Il Codacons ricorda che i dati sui proventi da multe stradali potrebbero subire un’ulteriore variazione a breve. Con l’avvio del censimento degli autovelox, gli enti locali che non comunicheranno tutti i dati sugli apparecchi di rilevazione della velocità saranno costretti a spegnere gli autovelox a partire dal 30 novembre 2025, rinunciando così a una fonte di introiti significativa.
Riflessioni sull’efficacia delle sanzioni stradali
L’analisi dei dati del Codacons solleva interrogativi sull’efficacia delle sanzioni stradali come strumento per migliorare la sicurezza sulle strade. Se da un lato le multe rappresentano una fonte di finanziamento importante per gli enti locali, dall’altro il loro impatto sulla riduzione delle infrazioni sembra limitato. Forse è il momento di valutare approcci alternativi, come campagne di sensibilizzazione più incisive o investimenti in infrastrutture più sicure, per raggiungere un obiettivo comune: strade più sicure per tutti.