Annullata la proroga della detenzione preventiva
La Corte Costituzionale del Perù ha accolto il ricorso presentato dalla difesa dell’ex Presidente del Consiglio dei ministri, Betssy Chávez, annullando la proroga della sua detenzione preventiva. Di conseguenza, è stato ordinato il suo rilascio “immediato” dal carcere femminile di Chorrillos, situato vicino a Lima, come riportato dai principali media peruviani.
Arresto a seguito del fallito colpo di Stato
Betssy Chávez era stata arrestata nel giugno 2023, in seguito al fallito colpo di Stato del presidente Pedro Castillo, avvenuto il 7 dicembre dell’anno precedente. Le accuse a suo carico erano di ribellione e cospirazione. Questo evento aveva scosso profondamente il panorama politico peruviano, portando a una serie di indagini e arresti di figure chiave coinvolte nel tentativo di sovvertire l’ordine costituzionale.
Violazione del principio di legalità
I giudici della Corte Costituzionale hanno rilevato che l’estensione della detenzione, disposta otto giorni dopo la scadenza del termine originario del 19 dicembre 2024, violava il principio di legalità e il diritto alla libertà personale. Questa decisione sottolinea l’importanza del rispetto dei termini legali e delle procedure nel sistema giudiziario, garantendo che i diritti individuali siano protetti anche in situazioni di elevata tensione politica.
Il processo penale proseguirà
Il Tribunale ha stabilito che ogni misura cautelare dovrà essere richiesta e deliberata prima della scadenza del termine e motivata in modo puntuale. È stato precisato che il processo penale a carico di Chávez proseguirà, ma con lei in libertà. Questa decisione bilancia l’esigenza di garantire che la giustizia faccia il suo corso con il diritto dell’accusato di non essere detenuto illegalmente.
Implicazioni della decisione della Corte Costituzionale
La decisione della Corte Costituzionale peruviana di ordinare la scarcerazione di Betssy Chávez solleva importanti questioni sul rispetto dei diritti individuali e delle procedure legali in contesti di crisi politica. Se da un lato è fondamentale che la giustizia faccia il suo corso nei confronti di chi è accusato di reati gravi come ribellione e cospirazione, dall’altro è altrettanto cruciale che le misure cautelari siano applicate nel rispetto delle leggi e dei termini stabiliti. Questa vicenda evidenzia la necessità di un equilibrio tra l’esigenza di garantire la stabilità politica e la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.
