Un ‘Coming of Age’ Inquietante
“La Valle dei Sorrisi”, presentato fuori concorso a Venezia 2025, si presenta come un ‘coming of age’ oscuro, dove due personaggi, il giovane Matteo (Giulio Feltri) e l’adulto Sergio (Michele Riondino), sono entrambi alla ricerca di una propria identità. Matteo, soprannominato il Santo, cerca una figura paterna, mentre Sergio, paradossalmente, è alla ricerca di un figlio. Il regista Paolo Strippoli descrive il film come un’esplorazione delle dinamiche umane attraverso la lente dell’horror, un genere che, secondo lui, offre una grande libertà espressiva e politica.
La Trama: Serenità Apparente e Rituali Oscuri
La storia segue Sergio Rossetti, un insegnante di educazione fisica ed ex campione di judo, trasferito a Remis, un tranquillo paese di montagna. Dietro la facciata di serenità, Sergio scopre un rituale inquietante: una notte a settimana, gli abitanti di Remis si liberano del proprio dolore abbracciando Matteo Corbin, un adolescente considerato un angelo. Il tentativo di Sergio di salvare Matteo dalla follia della comunità scatena il lato oscuro di Remis, rivelando una realtà ben diversa dall’apparenza.
L’Ibrido di Generi e la Politica dell’Horror
Strippoli sottolinea come questo tipo di racconto si presti all’ibridazione di generi, offrendo al cinema una possibilità di esplorare temi profondi attraverso l’horror. “Il genere horror può essere molto politico perché ci si può mettere di tutto”, afferma il regista, evidenziando la capacità del genere di affrontare questioni sociali e psicologiche complesse. Il film è ambientato in una provincia dove l’abbraccio assume un significato simbolico, richiamando l’immagine di una montagna che protegge e contiene. Strippoli lamenta la scarsa presenza del genere horror nel cinema italiano, auspicando una maggiore attenzione verso questo tipo di narrazione.
Metafore e Riflessioni sull’Attualità
Michele Riondino descrive il film come una metafora del superamento del dolore attraverso l’incontro con un luogo dove tutti sembrano felici. L’attore sottolinea come questa finzione di felicità rispecchi l’attualità del mondo contemporaneo, dove spesso si è costretti a fingere di stare bene anche quando non è così. Il personaggio di Riondino rappresenta una comunità che si nasconde dietro un’apparenza di serenità, celando dinamiche oscure e rituali inquietanti.
Il Cast e la Produzione
Oltre a Giulio Feltri e Michele Riondino, il cast include Romana Maggiora Vergano, Paolo Pierobon e Roberto Citran. Il film è prodotto da Fandango e Laura Paolucci e Nightswim, di Ines Vasiljevic e di Stefano Sardo. Durante il photocall, Stefano Sardo ha indossato una t-shirt con la scritta “Venice4Palestine”, esprimendo un messaggio di sostegno alla causa palestinese.
Un Horror che Invita alla Riflessione
“La Valle dei Sorrisi” sembra essere un’opera che va oltre il semplice intrattenimento horrorifico, proponendo una riflessione sulla natura del dolore, sulla ricerca di identità e sulle dinamiche sociali che possono nascondersi dietro una facciata di normalità. L’ambientazione in un piccolo paese di montagna e il rituale dell’abbraccio conferiscono alla storia un’atmosfera inquietante e suggestiva, invitando lo spettatore a interrogarsi sulle proprie paure e sui meccanismi di difesa che mettiamo in atto per affrontare il dolore.
