Fronte Ucraina: Equilibrio tra Impegno e Limiti
La premier Giorgia Meloni si prepara ad affrontare un settembre denso di impegni, con un focus particolare sulla situazione in Ucraina. L’Italia, pur mantenendo un ruolo attivo nella coalizione internazionale, ha chiarito i propri limiti: monitoraggio aereo e satellitare, addestramento delle truppe ucraine ed eventuale sminamento, ma escludendo interventi terrestri o marittimi e l’invio di truppe. Questa linea, sostenuta con forza da Matteo Salvini, riflette la volontà di bilanciare il sostegno all’Ucraina con le preoccupazioni interne sull’escalation del conflitto. L’appello alla pace lanciato dal Papa all’Angelus, con l’invito ai ‘responsabili’ a rinunciare alla logica delle armi, aggiunge un ulteriore elemento di riflessione al dibattito.
Incontri Internazionali e Richieste di Confronto Parlamentare
Giovedì è previsto un incontro tra Meloni e il nuovo presidente della Polonia, Karol Nawrocki, per discutere della crisi ucraina, della situazione a Gaza e del dossier dazi. Nel frattempo, le opposizioni in Italia premono per un confronto parlamentare urgente con la premier, il ministro degli Esteri Tajani e quello degli Affari europei Foti, al fine di fare chiarezza sulle strategie del governo in politica estera. I capigruppo di Pd, M5s, Iv e Avs hanno formalizzato la richiesta con una lettera al presidente del Senato La Russa, sottolineando la necessità di un dibattito aperto e trasparente su temi di cruciale importanza per il Paese.
Manovra Economica: Equilibri Interni e Obiettivi a Breve Termine
Il mese di settembre sarà decisivo anche sul fronte economico, con la definizione della prossima manovra. Il 5 settembre sono attesi i dati sulle entrate di luglio, elementi fondamentali per delineare il quadro delle risorse disponibili. Tra le priorità del governo, emerge la volontà di rafforzare la previdenza complementare e di intervenire a sostegno delle imprese, con un focus particolare sull’abbassamento strutturale del costo dell’energia. A tal fine, il ministero dell’Ambiente sta lavorando a un decreto legge che potrebbe essere varato nelle prossime settimane. La sfida sarà trovare un equilibrio tra le diverse esigenze e priorità delle forze di maggioranza, in un contesto economico ancora incerto.
Regionali: la Scelta dei Candidati
Parallelamente alle questioni internazionali ed economiche, Meloni dovrà affrontare anche le sfide politiche interne, a partire dalle prossime elezioni regionali. Insieme a Salvini, Tajani e Lupi, la premier dovrà definire il quadro dei candidati, a partire dal Veneto, dove le scelte si fanno sempre più urgenti. Il governo si riunirà giovedì per il Consiglio dei ministri, e non è escluso che possa essere anche la giornata per un vertice dei leader di centrodestra sulle Regionali. Nei prossimi giorni ne è poi atteso uno fra Meloni, i vicepremier e Roberto Calderoli, da cui lo stesso ministro per gli Affari regionali si attende la definizione delle pre-intese sull’Autonomia differenziata con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria, da chiudere ‘prima del 21 settembre’.
Un Mese di Sfide Cruciali
Settembre si configura come un mese di prova per il governo Meloni, chiamato a gestire contemporaneamente dossier internazionali delicati, le priorità economiche interne e le scadenze politiche regionali. La capacità della premier di trovare un equilibrio tra queste diverse esigenze sarà determinante per il futuro del governo e del Paese.
